Chieti, oggetti rubati e armi per 100 mila euro: tre finiscono in carcere

Ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizionamento da guerra l’accusa per tre romeni – due dei quali già ai domiciliari – arrestati dai carabinieri di Chieti Scalo in quanto ritenuti di essere responsabili di una serie di furti verificatisi negli ultimi tempi.

 

 

Nella loro abitazione, in una perquisizione domiciliare disposta dal sostituto procuratore della Repubblica Giancarlo Ciani, i carabinieri  hanno trovato monete da collezione, attrezzi da cantiere, spade antiche, pellicce e  numerose cartucce da guerra di diverso calibro. E’ stato Nox, uno dei cani addestrati a ricercare esplosivi, ad indirizzare i militari verso una cassettina in metallo nascosta nella rimessa agricola dell’appartamento perquisito, dove hanno rinvenuto i proietti. Il valore della refurtiva è stimato intorno a centomila euro.

 

Gli arrestati sono stati poi portati in carcere a Chieti su disposizione del pm Marika Ponziani. L’indagine era partita da un controllo di routine nei confronti delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, durante il quale i militari avevano notato sul letto alcune federe rubate qualche tempo prima in un appartamento. I militari le hanno fotografate e hanno mostrato le immagini alla proprietaria che le ha riconosciute immediatamente. Di lì si è sviluppata l’indagine.

 

 

 

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