Chieti, il Giardino dei Semplici della d’Annunzio promuove l’educazione alimentare nelle scuole

Il progetto “Cibo buono per noi”, frutto dell’accordo con Coldiretti Donne Impresa ed Imprenditrici si conclude oggi con un incontro all’Istituto omnicomprensivo di Città Sant’Angelo

Chieti. Si conclude stamattina, nel grande cortile dell’Istituto omnicomprensivo di Città Sant’Angelo, in via Aldo Moro 1, il progetto di educazione alimentare “Cibo buono per noi” promosso da “Coldiretti Donne Impresa” in collaborazione con l’istituto omnicomprensivo di Città Sant’Angelo e l’Orto Botanico Giardino dei Semplici dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. L’iniziativa rientra nell’ambito del patto siglato da Coldiretti Abruzzo per lo sviluppo sostenibile dell’area vestina. Il progetto mira ad integrare i programmi scolastici con le tematiche legate alla conoscenza e alla valorizzazione delle tradizioni contadine e della filiera agroalimentare. Nonostante le limitazioni imposte dall’ emergenza Covid per la realizzazione delle attività di laboratorio, l’ultima lezione si svolgerà all’aperto, nel cortile della scuola, per garantire il rispetto delle disposizioni di prevenzione. La tradizione contadina, le primizie di stagione, la filiera agroalimentare corta, i vantaggi per la salute dal consumo di frutta e verdura e la dieta consapevole sono alcuni dei temi trattati. Alla lezione conclusiva partecipano, oltre alle insegnanti, la responsabile di “Coldiretti Donna Impresa”, Antonella Di Tonno, e i professori della “d’Annunzio” Giustino Orlando, Claudio Ferrante e Luigi Menghini, che, simulando una spesa ad un mercato rionale, valorizzano ortaggi e frutta di stagione con approfondimenti sull’origine, sul loro ruolo funzionale per l’organismo e sulle modalità ottimali di assunzione con la dieta.

<Il Giardino dei Semplici – spiega il professor Luigi Menghini, docente di Biologia farmaceutica nonché responsabile dell’Orto botanico di Ateneo – è da sempre impegnato nella veicolazione di messaggi legati alla conoscenza e all’uso delle piante come strumenti per il benessere. Il progetto – prosegue il professor Menghini – è completamente in linea con gli indirizzi dell’ONU che ha indetto per il 2021 l’anno internazionale dedicato alla frutta e alla verdura. Non potevamo che accogliere con entusiasmo la proposta di partecipazione – conclude il professor Menghini – che contribuisce a valorizzare il lavoro di divulgazione e network con il territorio sviluppato nei venti anni trascorsi dall’inaugurazione, confermando il ruolo strategico dell’orto botanico per la terza missione accademica>.

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