Cirulli (presidente ARPA) sulla fusione delle aziende pubbliche di autolinee abruzzesi

dirigenza_arpaChieti. “Con la nuova Legge è prevista la fusione tra ARPA e GTM. Noi abbiamo espresso la nostra perplessità perché questo comporterebbe delle eccedenze”.

E’ quello che ha detto il presidentedell’ARPA, Massimo Cirulli, sulla Legge regionale sulla fusione delle aziende pubbliche abruzzesi di autolinee ed ha continuato dicendo: “Attualmente c’è la sede dell’ARPA a Chieti e quella della GTM  a Pescara che hanno funzioni identiche, con la fusione ci sarà un accentramento che creerà eccedenze. Anni fa l’ARPA ha accorpato la PAOLIBUS, con questo abbiamo dato una dimostrazione tangibile di non essere attaccati alle poltrone perché inglobando la PAOLIBUS abbiamo cancellato un Consiglio di Amministrazione, quindi mi è dispiaciuto leggere qualche dichiarazione di marca sindacale. Sia io che i miei colleghi siamo stati nominati e rappresentiamo la Regione Abruzzo, quindi eseguiamo quello che ci viene detto e se ci si dice di fare la fusione la facciamo, però dobbiamo cercare di farla con pochi costi. Si farà una fusione per incorporazione, si dovrà vedere se saremo noi che ingloberemo la GTM (è l’ipotesi più probabile) o se sarà la GTM che ingloberà noi. Una soluzione alle eccedenze potrebbe essere il licenziamento, ma noi non licenzieremo nessuno, tra le soluzioni che prenderemo in soluzioni, ci sarà l’accompagnamento verso la pensione. Tra le richieste dei sindacati, c’è quella del fondo unico. L’idea dei sindacati è quella di mettere tutto in un calderone e questo consentirà di risparmiare. Questo è stato previsto dall’azienda dei trasporti ma non è stato attuato perché questi fondi della GTM e della Sangritana sono a gestione vincolata, possono essere utilizzati solo per una determinata linea e non possono essere messi in un unico calderone. L’altra novità dei giorni scorsi è che abbiamo disdetto i contratti integrativi aziendali. Noi siamo la terza azienda in Italia che fa questa cosa dopo Firenze e Genova. Abbiamo disdetto questi contratti il 4 gennaio con una lettera che è stata contestuale ad una lettera inviata alla Regione sulla fusione. Questa è stata una decisione molto dolorosa che abbiamo dovuto assumere. Nelle famiglie o si aumentano i ricavi o si tagliano i costi. Per i tagli c’è stata una contrattazione su più livelli. Ci sono stati  dei km tagliati, l’aumento del costo del gasolio ed il taglio dei finanziamenti, a questo punto avremmo dovuto aumentare i biglietti. Mentre in altre città come Parma, Cagliari, Brescia e Milano c’è stato un aumento significativo del costo dei biglietti, noi abbiamo avuto un piccolo aumento nel mese di agosto. L’equilibrio dei conti bisogna garantirlo: o si aumentano i biglietti del 30% o si tagliano gli stipendi dei dipendenti dell’azienda dei trasporti. Penso che il Decreto Monti sulla liberalizzazione stravolga un po’ le cose. La liberalizzazione sulle linee commerciali c’è già, dobbiamo solo reggere la concorrenza, quindi bisogna giocare anche su quello. Sono convinto che la Regione interverrà in modo straordinario. Se vogliamo fare in modo che l’ARPA rimanga la prima azienda regionale – ha concluso Cirulli – dobbiamo migliorare l’organizzazione”.

Francesco Rapino

Impostazioni privacy