Chieti, Vita Indipendente: domande per accesso ai contributi

Chieti. L’Assessore alle Politiche Sociali, Emilia De Matteo, informa che la Regione Abruzzo, con Legge Regionale n. 57/2012 “Interventi regionali per la vita indipendente” intende garantire l’azione sociale del progetto “Vita indipendente”, modalità di servizio a favore della domiciliarità ed al raggiungimento della autonomia personale, attraverso un sostegno economico che verrà determinato in base al livello di intensità assistenziale stabilito dalla Unità di Valutazione Multidimensionale della Asl competente.

 Tale assegno è compatibile con l’erogazione di altre prestazioni di assistenza domiciliare fornite dagli enti preposti, nonché con i sussidi e le indennità previsti dalle vigenti leggi, eccetto che per l’assegno di cura o altra contribuzione afferente l’area della non autosufficienza.

 Il modulo di domanda è disponibile sul sito www.osr.regione.abruzzo.it e/o presso il Segretariato Sociale Chieti – palazzo ex Inps – Viale Amendola – tel- 0871/341566 – dalle ore 9.00 alle 13.00 (martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00); Chieti Scalo – via Ortona, nei giorni di mercoledì e giovedì – tel. 0871/341330. Le domande andranno presentate entro il 31 gennaio 2016 all’Ufficio Protocollo del Comune di Chieti – ex Banca d’Italia – Corso Marrucino, 81.

 Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione: certificazione rilasciata ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104; proposta di piano personale che illustra le esigenze personali e gli obiettivi di massima che si intendono soddisfare; piano economico generale di spesa preventivato in base al monte ore di assistenza previsto.

 La domanda ed il relativo progetto, nonché l’importo richiesto, dovranno essere sottoscritti dall’utente o dal suo legale rappresentante. Il soggetto richiedente potrà presentare al Comune il modello ISEE entro e non oltre il 10 marzo 2016.

 Il progetto di “vita indipendente” è rivolto esclusivamente alle persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni con disabilità in situazioni di gravità, come individuate ai sensi dell’art. 2 della L.R. 23 novembre 2012, n. 57. La persona con disabilità sceglie autonomamente il proprio assistente personale, che può essere anche un familiare, ed è tenuta a regolarizzare il rapporto di lavoro nel rispetto delle forme contrattuali previste dalla normativa vigente. La titolarità e la responsabilità di tale scelta è esclusivamente del richiedente o del legale rappresentante. Il servizio di assistenza è individuato sulla base di progetti personalizzati che possono essere presentati con cadenza annuale dai destinatari agli Enti d’Ambito sociale di riferimento e, quindi, per il tramite del Comune, che a sua volta attiva la UVM la quale è tenuta a valutare il progetto personalizzato presentato nonché a verificare l’indice di gravità del bisogno.

 Sono ammesse a finanziamento le seguenti tipologie di spesa: somme corrisposte all’assistente personale per le prestazioni fornite in base al tipo di rapporto di lavoro istaurato e al rispetto del CCNL di riferimento; contributi previdenziali ed assicurativi previsti per legge; eventuali spese di vitto/alloggio nel caso di effettuazione del servizio fuori della sede di residenza; spese di rendicontazione per una quota massima del 10% di ciascun progetto.

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