Villa Pini, sequestrati i beni di Vincenzo Angelini

angeliniChieti. La procura di Chieti dispone il sequestro dei beni di Vincenzo Angelini, l’ex magnate della sanità privata in Abruzzo. In queste ore i militari della Guardia di Finanza, su disposizione del tribunale fallimentare e della stessa procura, stanno sequestrando una serie di beni nella residenza di Angelini, in via Europa.

Il sequestro riguarderebbe un’ingente quantitativo di beni preziosi, quadri e altri oggetti conservati in contenitori di cartone depositati nel magazzino. Il provvedimento di sequestro sembra essere una diretta conseguenza della decisione assunta dal tribunale teatino, che lo scorso 17 febbraio ha dichiarato il fallimento del gruppo Villa Pini, con la conseguente nomina di un curatore fallimentare (Giuseppina Ivone). Si tratta, per lo più di tele, oggetti vari, mobili e monili sui quali la procura disporra’ una perizia per accertarne il valore. Durante l’operazione Angelini e il suo legale, l’avvocato Cipritetti, erano presenti. Angelini ha detto che non pensava che anche quei beni potessero far parte della massa fallimentare. Vincenzo Maria Angelini, come è noto, con le sue dichiarazioni nell’estate del 2008 ha spianato la strada all’inchiesta Sanitopoli, che ha decapitato la giunta regionale di allora, guidata da Ottaviano Del Turco. Angelini rivelò ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori.

Il commento di Paolucci. “Dopo aver affamato 1.500 famiglie, aver mandato in tilt centinaia di pazienti e aver fatto sorgere dei dubbi sulla distrazione di fondi dalle casse societarie per decine di milioni di euro, ora la famiglia Angelini viene colta in flagrante mentre tenta di nascondere beni che invece servirebbero per pagare lavoratori e fornitori. Un fatto inquietante che conferma tutti i nostri dubbi sull’attendibilità dei personaggi, e che ci spinge a chiederci perché siano ancora a piede libero”. Lo ha affermato Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese, intervenendo sulle notizie circa il sequestro dei beni della famiglia Angelini avvenuto stamani a Chieti.
“E’ giunto il momento di capire con chi si ha a che fare – ha spiegato Paolucci – il sequestro di oggi segna una definitiva evoluzione della vicenda e pone gli Angelini in cima ad una montagna di sospetti a questo punto non infondati. Chiediamo alla magistratura di approfondire quanto sta emergendo con ulteriore chiarezza in queste ore”.

 

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