Il nuovo calendario delle riaperture: tre step per abolire il coprifuoco

L’Italia riparte davvero. E lo fa attraverso le misure previste nel nuovo decreto che entrerà in vigore da domani, mercoledì 19 maggio. Il consiglio dei Ministri, dopo la cabina di regia e il via libera alle riaperture da parte del Comitato Tecnico Scientifico, ha disposto “aperture graduali e prudenti”.

  • Tre sono gli step previsti per la misura del coprifuoco: da domani, mercoledì 19 maggio non sarà più alle 22 ma verrà spostato avanti di un’ora e dunque alle 23. Dal 7 giugno sarà portato alle 24 per essere abolito, sempre se i dati continueranno a mantenere un andamento positivo, dal 21 giugno.
  • Bar e ristoranti potranno riaprire, anche al chiuso, “a partire dal 1 giugno”. Nei bar torna la consumazione al banco. Per i tavoli valgono sempre le stesse regole: massimo 4 persone se non conviventi e una distanza tra tavoli di un metro (salvo che si disponga di altra barriera fisica tra gli stessi). I clienti hanno obbligo di indossare la mascherina in tutti i momenti in cui non sono seduti al tavolo. È richiesta la consultazione online del menù salvo che si disponga di menù plastificati e dunque disinfettabili.
  • I centri commerciali, dopo sei mesi, possono riaprire nei weekend a partire da questo fine settimana 22 e 23 maggio, come anche nei giorni festivi e prefestivi.
  • Il 24 maggio riaprono le palestre seguendo il protocollo del Dipartimento dello Sport: sarà consentito l’uso degli spogliatoi ma non quello delle docce e per lo svolgimento delle attività è richiesto il rispetto della distanza di due metri. Le palestre devono poi assicurare ingressi separati in entrata ed uscita.
  • Il 1 giugno si potrà tornare allo stadio: torna il pubblico sugli spalti nelle strutture all’aperto mentre solo dal 1 luglio per quelli al chiuso. Per le regole valgono sempre il distanziamento, la mascherina e la prenotazione online del biglietto. La “presenza di pubblico è autorizzata per tutti gli eventi per una capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso.
  • I matrimoni potranno essere festeggiati dal 15 giungo, sia all’aperto che al chiuso, ma solo con green pass (tampone 48 ore prima, avvenuta vaccinazione o guarigione)
  • Piscine e centri termali potranno riaprire a partire dal 1 luglio. Sempre dal 1 luglio riaprono anche centri culturali, sociali e ricreativi.

Un’importante novità introdotta col nuovo decreto riguarda i criteri per l’ingresso delle Regioni nelle diverse fasce di rischio: i parametri scendono da 21 a 12, determinante sarà il tasso di ospedalizzazione e quello di occupazione delle terapie intensive “si entra in area rossa con oltre il 40% di occupazione posti letto in area medica e oltre il 30% in terapia intensiva mentre si resta in giallo se l’occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l’area medica sotto il 30%. Si entra in zona arancione se le terapie intensive salgono sopra il 20% e l’area medica sopra il 30%” ha chiarito il ministro della Salute Roberto Speranza. Nell’ultimo incontro con i Presidenti di Regione il ministro ha poi spiegato che “in via transitoria si terranno in considerazione tutti i parametri, sia vecchi che nuovi, ma nessuna Regione rischia di passare in fascia arancione”.

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