Governo, la fiducia a Meloni: stop a reddito di cittadinanza e barconi

Oggi è stato il giorno della fiducia al governo Meloni.

Nel suo discorso a Montecitorio, durato poco più di un’ora, prima di illustrare le linee programmatiche, la Premier ha ringraziato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Premier uscente Mario Draghi insieme a tutte quelle donne (che ha citato solo per nome) che hanno “rotto il soffitto di cristallo” e combattuto per la parità di genere.

I punti salienti dell’intervento:

  • A livello politico la promessa di un governo di centrodestra solido che si impegnerà per trasformare l’Italia in una Repubblica presidenziale, su modello francese e la netta distanza dal fascismo e dalle leggi razziali del 1938 “punto più basso della storia italiana”.
  • Guerra in Ucraina: ha ribadito le posizioni di pieno appoggio e sostegno dell’Italia all’Ucraina, condannando l’invasione russa.
  • Fisco: ha confermato le posizioni espresse in campagna elettorale riguardo la cosiddetta “flat tax” e il reddito di cittadinanza. In merito alla prima ha illustrato la possibilità di una tregua fiscale, per cittadini e imprese, che consenta di regolarizzare la posizione col fisco. In merito al reddito di cittadinanza Meloni è stata chiara “Ai pensionati in difficoltà o agli invalidi non sarà negato il doveroso aiuto dello stato. Per altri, per chi è in grado di lavorare, la soluzione non è il reddito di cittadinanza ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro. Il reddito di cittadinanza è stata una sconfitta “per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, per sé e per la sua famiglia”.
  • Immigrazione: fermo restando il diritto d’asilo, si andrà verso uno stop ai barconi
  • Pensioni: “Intendiamo facilitare la flessibilità in uscita con meccanismi compatibili con la tenuta del sistema previdenziale. La priorità per il futuro sarà un sistema pensionistico che garantisca anche alle giovani generazioni, e chi percepirà l’assegno, solo in base al regime contributivo”.
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