Insulti e minacce ai migranti: condannati a sei mesi senza Facebook

Gli autori dei post razzisti hanno 9 mesi di tempo per dimostrare di essersi ravveduti e salvarsi da ulteriori provvedimenti.

“Li laviamo con la benzina e li asciughiamo col lanciafiamme”, questo il tono dei “contributi” ad una discussione sul tema dei migranti postati su Facebook da quattro cittadini italiani, di età compresa tra 34 e 56 anni, tutti residenti nella zona di Portogruaro.

Nei confronti dei quattro, l’Ufficio esecuzioni penali esterne di Venezia ha disposto: l’obbligo di svolgere lavori di pubblica utilità per 4 ore a settimana, il divieto di accesso a Facebook per sei mesi e l’obbligo di leggere libri o guardare film sul tema dell’immigrazione, meditando sull’argomento e scrivendo brevi considerazioni.

Nel frattempo, il processo a carico degli autori dei post resterà sospeso fino al prossimo 14 maggio, data entro la quale i quattro potranno evitare ulteriori conseguenze giudiziarie dimostrando il proprio ravvedimento.

 

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