Se cadi per strada hai diritto al risarcimento dal Comune: come chiederlo

Purtroppo sei caduto in strada? Ecco che cosa puoi fare per cercare di avere un rimborso dal Comune. I casi possibili.

Può succedere che passeggiando o camminando in strada si inciampi e si cada, a causa delle cattive condizioni del marciapiede, procurandosi ferite e traumi, che richiedono cure e terapie mediche. Non è infatti così raro imbattersi in buche e parti dissestate che rendono difficile e scomodo il transito sui marciapiedi.

comune condannato a pagare i danni dopo caduta
Risarcimento dopo una caduta in strada? Ecco quando è possibile – Abruzzo.cityrumors.it

Ma di chi è la responsabilità delle condizioni dissestate dei marciapiedi? In caso di incidente un pedone può richiedere un risarcimento dall’ente pubblico proprietario della strada? Il tribunale di Palermo con una recente sentenza ha stabilito che il Comune è tenuto al risarcimento  per i danni subiti da un pedone a causa di una caduta provocata dallo stato dissestato del marciapiede.

Caduta in strada, il risarcimento possibile

Nel caso specifico accennato, il Tribunale di Palermo ha condannato il Comune a pagare un risarcimento per i danni causati a una passante da un buca sul marciapiede. La donna, camminando lungo un marciapiede della città siciliana, inciampava in una buca e urtava un albero nella caduta, riportando varie lesioni.

risarcimento marciapiede dissestato
Buca su marciapiede, cosa puoi fare se cadi e ti fai male – Abruzzo.cityrumors.it

La donna ha chiesto un risarcimento al Comune in quanto proprietario della strada e quindi custode, ai sensi dell’articolo 2051 del codice civile. Per il giudice per l’applicabilità dell’articolo è necessaria la presenza di una rapporto di custodia tra il Comune (proprietario) e il marciapiede (bene) da cui deriva l’evento dannoso. Per la legge è sufficiente provare un rapporto di custodia per delineare la responsabilità del custode.

Questo esercita il controllo e la sorveglianza sul bene e per dimostrare di non essere responsabile del danno, deve fornire la prova che questo non gli è imputabile perché avvenuto per caso fortuito o forza maggiore (anche la distrazione di chi subisce il danno). Quindi in questo caso il Comune deve dimostrare non c’è una causalità tra bene custodito e danno subito. Tuttavia la strada nel corso del tempo subisce delle modifiche e delle alterazioni.

Quindi è probabile che sia necessaria una manutenzione obbligatoria. Il passante d’altra parte deve avere un comportamento diligente e prudente ed evitare comportamenti pericolosi e imprudenti. Nel caso di Palermo, il Comune non ha potuto negare la presenza di buche, né ha potuto provare la negligenza della richiedente.

Inoltre non è stato possibile dimostrare che, nonostante la segnalazione dei dissenti alla ditta incaricata alla manutenzione, questa non fosse stata effettuata dagli incaricati.

Non c’erano prove di manutenzione programmata o di controllo della zona dell’incidente. La ditta aveva un incarico solo per lavori periodici di manutenzione e verifica. Nessuna delle prove a suo discarico sono state fornite dal Comune di Palermo. Quindi i giudici hanno accolto la domanda e condannato l’amministrazione a pagare i danni.

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