Morbo di Parkinson, i campanelli d’allarme nell’intestino: ecco i sintomi che ci devono allarmare

Le nuove ricerche sul Parkinson convalidano ancora di più la stretta correlazione tra intestino e cervello: i primi segnali della malattia partirebbero proprio dalla pancia 

Si era a conoscenza già da tempo del fatto che la salute del cervello e quella dell’intestino fossero legate, tanto che l’intestino viene definito spesso ‘secondo cervello’. Ma adesso arriva anche la conferma del fatto che lo stesso morbo di Parkison, la malattia neurodegenerativa, potrebbe avere un nesso con i problemi intestinali. In particolare, alcuni squilibri intestinali e disagi a cui spesso non si bada, sembrano essere dei veri e propri campanelli d’allarme sul possibile sviluppo futuro della malattia. In particolare le nuove ricerche hanno studiato come i sintomi di 18 patologie intestinali siano correlate allo sviluppo futuro del Parkinson.

Disturbi intestinali e Parkinson, la correlazione
Disturbi intestinali e Parkinson – abruzzo.cityrumors.it

Coloro che avevano almeno una di queste patologie avevano molta più probabilità di andare incontro al morbo rispetto a chi invece non soffriva di nessuno di questi problemi. Correlazione che per esempio non si è mai confermata con l’insorgenza dell’Alzheimer. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata Gut e condotto su un campione di pazienti divisi in quattro gruppi. Tra le patologie viste come veri e propri campanelli d’allarme, per esempio, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, problemi di stitichezza, diarrea o sindrome del colon irritabile.

Cosa c’entra l’intestino con il Parkinson? Le nuove ricerche spiegano il perché di questa stretta correlazione tra cervello e intestino 

La malattia di Parkinson, neurodegenerativa, è nota per lo più per i suoi sintomi motori quali tremore, rigidità e spiccata lentezza nei movimenti, ma può presentare anche sintomi non motori, problematiche di umore e comportamentali o disturbo del sonno. Lo ricorda il neurologo Gennaro Barbato, esperto di Malattie neurologiche cronico degenerative che ha anche spiegato che l’80% delle persone affette dalla malattia presenta sempre disturbi gastrointestinali.

Disturbi intestinali e Parkinson, la correlazione
Disturbi intestinali e Parkinson, le ricerche in merito alla correlazione- abbruzzo.cityrumors.it

Questo importante dettaglio confermerebbe ancora di più i risultati del nuovo studio. Secondo i medici, questi problemi intestinali precederebbero quelli motori di molti anni; per cui, andando in questa direzione, se tutti coloro che negli anni hanno sviluppato recidive di problemi intestinali si controllassero annualmente potrebbero accorgersi con anticipo della malattia, rallentando la degenerazione dei sintomi. Una volta sviluppata la malattia, i pazienti accentuano i problemi dell’intestino in quanto il microbiota intestinale differisce qualitativamente da quello dei soggetti sani. Un accumulo di batteri attiverebbe un processo infiammatorio continuo e debilitante.

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