Ortona, Giorno della Memoria: una mostra nazionale in Biblioteca per cittadini e scuole

Ortona. Si chiama “Destinazione Auschwitz” la mostra che dal 26 gennaio al 15 febbraio sarà allestita nei locali della Biblioteca Comunale nel Complesso di Sant’ Anna in occasione del Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio.

Elaborata e realizzata dall’associazione “I figli della Shoah” di Milano, con la quale l’Amministrazione Comunale ha istaurato una significativa collaborazione, i pannelli illustrano in modo approfondito le fasi della persecuzione antiebraica durante la II Guerra Mondiale, dall’ascesa del nazifascismo in Germania alla discriminazione razziale in Italia.

“La nostra città – dichiara il Sindaco Leo Castiglione – ha un lungo e consolidato rapporto con la memoria collettiva ad iniziare dal sangue che gli ortonesi hanno versato nel corso dell’ultima guerra, per questo abbiamo istituito il Mese della Memoria a partire dal 28 dicembre, giorno della liberazione della Città fino al 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Una memoria che attraverso il racconto e i luoghi della riflessione diventa eredità preziosa da lasciare ai nostri giovani”.

Attraverso le toccanti testimonianze di alcuni Sopravvissuti , tra i quali Liliana Segre, nominata ieri Senatrice a vita, Goti Bauer, Shlomo Venezia e Nedo Fiano, nei pannelli vengono raccontati i tragici eventi della deportazione di migliaia di persone innocenti presso il campo di sterminio di Aschwitz–Birkenau, anche con il sostegno di supporti multimediali.

“Un impegno dell’intera comunità – sottolinea l’Assessore alla Cultura Valentina Ciampichetti–non solo per ricordare, ma per impegnarsi su quei valori educativi e di cittadinanza che portano la memoria ad essere vissuta ogni giorno”.

Per le visite da parte delle scuole è necessario prenotarsi presso la Biblioteca Comunale (085.9067233) e nel corso della visita, concordandolo, si potrà proporre agli studenti un breve percorso di lettura tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi.

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