È vero che le tasse si prescrivono dopo cinque anni? Cerchiamo di capire come funziona questo meccanismo per evitare problemi.
Il mancato pagamento delle tasse fa sorgere una serie di problematiche piuttosto serie. Tuttavia deposto un determinato lasso di tempo le tasse cadono in prescrizione e il debitore non ha più l’obbligo di pagarle.
La prescrizione delle tasse non pagate avviene dopo un determinato lasso di tempo e dipende dalla natura per le quali non si è provveduto a pagamento. In alcuni casi, infatti, già dopo cinque anni dal mancato pagamento è possibile accedere al meccanismo della prescrizione. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Le tasse si prescrivono dopo 5 anni?
In base a quanto stabilito dalla disciplina tributaria italiana alcune tasse si prescrivono dopo cinque anni dal mancato pagamento. Anche se il Codice Civile italiano stabilisce che i debiti cadono in prescrizione dopo dieci anni, ci sono i casi in cui la prescrizione interviene prima.
Stiamo parlando della cosiddetta prescrizione breve, che avviene dopo 5 anni, ed è prevista solo per specifiche categorie di debiti. In base a quanto stabilito dall’articolo 2948 del Codice Civile i debiti per i quali è possibile beneficiare della prescrizione breve sono tutte le tasse dovute agli enti locali come Regioni, Province e Comuni.
Pertanto i debitori potranno sperare nella prescrizione del debito dopo 5 anni dal mancato pagamento di:
- Tari;
- Imu;
- Imposta Comunale sulla pubblicità (Icp);
- Tosap;
- Dpa;
- Ipt;
- tassa di soggiorno;
- sanzioni amministrative;
- sanzioni penali;
- sanzioni tributarie;
- multe stradali.
Cos’è la prescrizione?
La prescrizione è uno strumento che prevede l’estinzione del diritto alla riscossione di tasse non pagate dal debitore. In pratica dal momento in cui scatta la prescrizione nessuno può più far valere il diritto alla riscossione sul debitore.
La legge stabilisce la decorrenza della prescrizione per ogni tipologia di debito. Tendenzialmente non dura mai meno di 10 anni, fate eccezione per la prescrizione breve e per le tasse sopra indicate.
È opportuno precisare che i termini della prescrizione possono essere interrotti da una qualsiasi azione esercitata dal creditore. In pratica, se durante i cinque anni di decorrenza, l’Agenzia delle Entrate notifica un accertamento, quest’azione interrompe i termini di prescrizione che ripartono da zero.
Per questo motivo, l’Agenzia delle Entrate, al fine di interrompere la decorrenza della prescrizione, è solida inviare periodicamente degli avvisi di pagamento al debitore.