Successione, vediamo qual è la ripartizione delle spese dell’eredità. Una questione delicata che richiede competenza.
Nel momento della scomparsa di una persona cara, di un familiare non vi sono soltanto conseguenze emotive e sentimentali. Purtroppo occorre affrontare anche una serie di incombenze amministrative, fiscali e legali, soprattutto in caso di successione. Quindi bisogna conoscere quali sono i passaggi da seguire in queste circostanze.
Un capitolo particolare è quello delle spese da affrontare e della loro ripartizione tra gli eredi. Vi sono infatti diverse spese molto comuni per l’eredità, quando si apre una successione: dalle spese funerarie a quelle notarili, da quelle per la sepoltura alle spese del professionista che si occupa della dichiarazione di successione. Ma come suddividere queste spese tra gli eredi senza creare tensioni? Vediamo le indicazioni delle norma.
Successione, come ripartire le spese prima dell’eredità
A regolare le procedure relative alla successione è il Codice civile, anche se non dà delle indicazioni specifiche caso per caso. In linea generale a legge dice che i debiti contratti dal defunto prima della sua scomparsa devono essere suddivisi tra gli eredi pro quota, cioè secondo le quote che si ereditano.
Per i debiti stabiliti successivamente, vale il principio della responsabilità solidale. Secondo questo principio chi si obbliga nei confronti di un terzo è tenuto a pagare per intero la somma dovuta, per poi rivalersi sugli altri eventuali interessati. In generale i debiti sono pagati dagli eredi in proporzione dagli eredi secondo la quota ricevuta.
Fanno eccezione l’imposta di successione e l’IRPEF, per le quali vale la regola della responsabilità solidale, per cui il Fisco può pretendere il pagamento da un solo erede della intera somma dovuta. Ricordiamo che le sanzioni amministrative, come le multe stradali, quelle penali e tributarie non si trasferiscono sugli eredi, così come i debiti di gioco e gli assegni di mantenimento e gli alimenti.
In occasione della successione, le spese certe sono quelle funerarie e quelle relative alla dichiarazione di successione da presentare entro un anno all’Agenzia delle Entrate. Le spese funerarie sono a carico di chi firma il contratto con l’agenzia di pompe funebri, se a firmare sono più persone, ciascuno è responsabile in solido, cioè per l’intero importo.
Chi paga poi ha il diritto di rivalsa nei confronti degli altri eredi, entro i limiti della quota di ciascuno. Stessa cosa per la dichiarazione di successione, se gli eredi incaricano un professionista della sua stesura, questo può pretendere il pagamento della parcella da chi delega l’incaricato. Mentre se l’incarico è dato da più persone, c’è una responsabilità solidale.
Le spese notarili sono suddivise tra gli eredi secondo la quota ricevuta, ma se non è pagato il notaio ha il diritto a rivolgersi a un singolo erede per il pagamento dell’intera somma. Chi paga quindi può poi chiedere il rimborso agli eredi, secondo le quote ricevute.