Prelevare dei soldi e poi versarli di nuovo sullo stesso conto é proibito? Quando scatta il controllo del Fisco

Prelevare soldi dal proprio conto corrente e poi versarli nuovamente sempre sul medesimo conto è possibile? Vediamo cosa dice la Legge e quando scattano i controlli del Fisco.

Può capitare di dover prelevare anche cifre importanti dal proprio corrente che poi non vengono utilizzate e, dunque, per non tenere in casa troppi contanti, scegliamo di versare nuovamente sul medesimo conto. Ma questa operazione è consentita dalla Legge? E, soprattutto, trattandosi di due movimenti che avvengono sullo stesso conto, non scatteranno in automatico i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate che potrebbe insospettirsi?

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Prelevare dei soldi e poi versarli di nuovo sullo stesso conto é proibito? Quando scatta il controllo del Fisco – abruzzo.cityrumors.it

Questi quesiti assillano tantissime persone soprattutto in previsione delle vacanze invernali quando, magari, dovendo viaggiare si prelevano anche 2000-3000 euro ma se poi non si spendono tutti, ovviamente si depositeranno di nuovo sul conto.

I controlli del Fisco sono sempre più serrati in quanto l’obiettivo è contrastare in ogni modo fenomeni quali evasione fiscale e riciclo di denaro o finanziamenti ad attività illecite. Da quest’anno, inoltre, l’Agenzia delle Entrate si avvale anche dell’ausilio dell’IA per scovare potenziali “furbetti”.

I timori dei cittadini quindi sono tanti: in tanti temono, infatti, di finire nei guai pur senza aver fatto nulla di male ma se il Fisco inizia a insospettirsi poi sta a noi dimostrare di essere puliti. Per evitare inutili rischi, pertanto, è bene sapere in anticipo come funziona il meccanismo prelievo e versamento sullo stesso conto.

Conto corrente: ecco quando scattano i controlli del Fisco

Posso prelevare soldi dal mio conto corrente e, dopo poco, versarli nuovamente? Questo quesito assilla milioni di persone che temono di far scattare senza motivo i controlli da parte del Fisco. Vediamo cosa dice la vigente normativa. Partiamo dal presupposto che ogni versamento anche minimo sul conto corrente può fare scattare i controlli da parte del Fisco in quanto l’Agenzia delle Entrate, anche nel caso di un versamento di 200 euro, potrebbe presumere che si tratti di redditi non tassati.

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Conto corrente: ecco quando scattano i controlli del Fisco – abruzzo.cityrumors.it

In tal senso quindi un cittadino ha ragione a preoccuparsi perché, anche qualora si trattasse di un banale regalo di Natale, il Fisco potrebbe far scattare subito i controlli e poi starà al titolare del conto dimostrare di non aver evaso le tasse. Nel caso di prelievi dal conto corrente, invece, le cose stanno un po’ diversamente e si può stare più tranquilli. Di norma i prelievi non insospettiscono l’Agenzia delle Entrate a meno che non si tratti di cifre veramente importanti.

Il Fisco, in genere, s’insospettisce se una persona preleva più di 10.000 euro – anche attraverso più operazioni – in un solo mese. In tal caso, infatti, si potrebbe presumere che ci sia di mezzo riciclo di denaro o finanziamenti ad attività poco trasparenti. Al di sotto dei 10.000 euro, solitamente, si può stare tranquilli. 

Pertanto se si preleva dal proprio conto una cifra al di sotto di tale soglia e poi si versa nuovamente non si commette alcun illecito e i controlli non scattano specialmente se le due operazioni avvengono a distanza ravvicinata l’una dall’altra. In caso trascorressero mesi o anni, invece, questo potrebbe insospettire l’Agenzia delle Entrate.

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