Pensioni, perché l’Inps sta rifiutando centinaia di domande: il motivo è comune a tutti

Negli ultimi mesi l’Inps sta rifiutando davvero tante domande di pensionamento soprattutto quelle inerenti a Quota 41. Che cosa sta succedendo? 

Il panico sta crescendo: l’Inps sta rifiutando diverse domande di pensionamento soprattutto per quel che riguarda Quota 41, misura riconfermata dal Governo Meloni e fortemente sostenuta dalla Lega. Che cosa sta succedendo? Quando si parla di pensioni i dubbi e i timori sono sempre tanti e, talvolta, a ragione.

uomo seduto pensieroso con gli occhi chiusi
Pensioni, perché l’Inps sta rifiutando centinaia di domande: il motivo è comune a tutti/Abruzzo.cityrumors.it

Partiamo dal presupposto che le richieste di pensione anticipata rappresentano sempre una “ferita” per le casse dell’Inps che, considerando l’aumento dell’aspettativa di vita media e il crollo dell’occupazione giovanile in Italia, si troverà ad erogare assegni per un numero crescente di anni dovendo fare i conti su risorse sempre più scarse.

Per questo motivo il Governo è al lavoro per una riforma strutturale delle pensioni che dia respiro alle casse dell’Inps ma senza costringere i lavoratori a restare in ufficio vita natural durante. Ma perché chi cerca di sfruttare Quota 41, pur avendo i requisiti in regola, si vede spesso rigettare la domanda?

Pensioni, verso l’addio a Quota 41?

Molte persone, nonostante abbiano raggiunto i 41 anni di contributi e facciano parte delle categorie ammesse, si vedono respingere dall’Inps la richiesta di pensionamento con Quota 41. Che questa misura sia ormai giunta al tramonto? Vediamo che cosa sta succedendo nelle “stanze dei bottoni”.

uomo preoccupato con una mano sulla fronte
Pensioni, verso l’addio a Quota 41?/Abruzzo.cityrumors.it

Quota 41 è una misura di pensione anticipata che presenta un enorme vantaggio: non prevede alcun requisito anagrafico. In pratica, una volta raggiunti i 41 anni di contribuzione, una persona può andare in pensione a prescindere dall’età. Pertanto se un soggetto ha iniziato a lavorare regolarmente quando aveva 18 anni, a 59 anni potrà dire addio per sempre all’ufficio o alla fabbrica e godersi il suo assegno Inps.

Tuttavia, proprio per mettere un freno ai troppi pensionamenti anticipati che metterebbero in ginocchio l’Inps, Quota 41 non può essere fruita da tutti ma solo da chi appartiene ad una delle seguenti categorie:

  • caregivers da almeno 6 mesi;
  • disoccupati che non ricevono più la Naspi;
  • addetti ai lavori usuranti da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7;
  • lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%.

Perché allora tanti, pur avendo tutti i requisiti in regola si vedono rifiutare la domanda da parte dell’Inps? Quota 41 non è arrivata al tramonto ma, semplicemente, per poterne beneficiare occorre soddisfare altri due requisiti che quasi nessuno conosce.

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Quota 41: i due requisiti che nessuno conosce

Quota 41 è una misura di pensione anticipata che consente di lasciare il lavoro a qualunque età una volta raggiunti i 41 anni di contribuzione. Ma non basta: bisogna anche appartenere a determinate categorie. Non solo: ci sono anche altri due requisiti da soddisfare che praticamente nessuno conosce.

uomo e donna seduti sul divano che leggono un foglio preoccupati
Quota 41: i due requisiti che nessuno conosce/Abruzzo.cityrumors.it

Come anticipato per poter fruire di Quota 41 bisogna appartenere ad una delle categorie elencate nel paragrafo precedente. Ma non è sufficiente. Questa misura, infatti si rivolge unicamente ai lavoratori precoci, cioè coloro che hanno versato almeno 1 anno di contributi prima di aver compiuto 19 anni.

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L’altro requisito poco noto di cui quasi nessuno è a conoscenza è questo: è vero che bastano 41 anni di contribuzione per accedere alla pensione con Quota 41 ma minimo 35 devono essere contributi effettivi e non figurativi. Pertanto se una persona non soddisfa anche queste due condizioni, l’Inps respingerà la domanda.

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