Per la gioia di molte persone, è in arrivo un bonus molto ricco. Si tratta di quasi 2.000 euro che andranno nelle tasche di alcuni italiani: ecco a chi è rivolto.
I tempi che corrono non sono positivi dal punto di viste economico e fiscale. Sono molte le famiglie che devono fare sacrifici per arrivare a fine mese e sostenere tutte le spese necessarie per vivere in modo adeguato. Proprio a chi è più in difficoltà, lo Stato ha previsto una serie di benefici e incentivi per cercare di ridimensionare la disparità economica tra i cittadini.

Ultimamente si sta parlando del bonus di quasi 2.000 che andrà a rimpolpare le tasche di alcuni cittadini. A dir la verità, non si tratta di un beneficio del tutto nuovo, sebbene con la Legge di Bilancio 2024 si è deciso di alzare l’importo per un solo anno, mentre con la Legge di Bilancio 2025 è stato confermato l’aumento strutturale. L’incentivo in questione è al livello fiscale, quindi prevede una detrazione sui redditi percepiti e viene riconosciuta in modo automatico. Andiamo a vedere nel dettaglio la misura, a chi spetta e quando arriverà.
Bonus di quasi 2.000: a chi spetta la detrazione sui redditi percepiti
La prima cosa da sottolineare è che il beneficio viene riconosciuto automaticamente in busta paga o a conguaglio con la dichiarazione dei redditi ed è rivolto a lavoratori dipendenti e pensionati, che avranno quindi la possibilità di ottenere un importo massimo di 1.955 euro, ma bisogna fare dei chiarimenti perché non tutti avranno la stessa somma.
Per coloro che rientrano in una fascia di reddito medio bassa l’incentivo è riconosciuto in forma piena, mentre per coloro che hanno redditi superiori a una soglia determinata dovranno farne a meno. In buona sostanza, si tratta di un rimborso con l’obiettivo di far tornare nei portafogli dei lavoratori parte delle tasse versate.

Entrando nello specifico della manovra, la detrazione da lavoro dipendente o da pensione ha il medesimo importo ed è riconosciuta a coloro che nel 2024 si sono trovati ad affrontare una delle situazioni seguenti:
- lavoratore dipendente a tempo indeterminato;
- lavoratore dipendente a tempo determinato;
- apprendita;
- lavoratore part-time;
- tirocinante;
- percettori Naspi;
- percepire la pensione.
La detrazione di 1.955 euro l’anno però è solo teorica, questo perché la cifra deve essere riproporzionata al reddito da lavoro o da pensione percepito. Dunque, è sbagliato pensare che la cifra verrà distribuita a tutti.
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Bonus rimborso da 1.955 euro: quando arriva la detrazione
In genere, sia i lavoratori dipendenti che i pensionati, così come i percettori Naspi, gli apprendisti e i tirocinanti, percepiscono la detrazione che gli spetta il mese dopo in busta paga con l’obiettivo di ridurre le trattenute Irpef sui guadagni. In sostanza, ottenere la detrazione in busta paga o nel cedolino della pensione vuol dire averla a rate mensilmente da luglio 2025.

Nel caso in cui lavoratori e pensionati, quando hanno compilato il modulo previsto consegnato al sostituto di imposta ogni anno, decidono di non usufruire delle detrazioni in busta paga o nell’assegno pensionistico, possono vedersi riconoscere la somma intera a conguaglio all’interno della dichiarazione dei redditi annuale.
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In quest’ultimo caso specifico, la detrazione si traduce in un rimborso fiscale, visto che è stata già pagata l’imposta nelle buste paga e nei cedolini. Dunque, se il carico fiscale non viene ridotto in busta paga, l’importo verrà riconosciuto tranquillamente nel modello Redditi o nel 730.





