La Guardia di Finanza vuole vederci chiaro, troppi bonifici sono dubbi e c’è chi ne approfitta per un giro di soldi illecito.
Cosa c’è di più naturale di un dono da parte dei nonni ai nipoti? Nulla se non fosse che il fisco vuole vederci chiaro anche su questo tipo di operazioni. Il regalino in contanti è sempre possibile, ma cosa succede se la somma che i nonni vogliono donare diventa un bonifico?

I controlli della Guardia di Finanza si fanno sempre più stringenti. La lotta all’evasione fiscale non concede tregua e sta dando risultati soddisfacenti anche se ancora al di sotto delle aspettative. Molti contribuenti riescono ancora ad aggirare il fisco con spostamenti di soldi illeciti, ecco perché i bonifici diventano un elemento fondamentale per tentare di capire come si spostano grandi o piccole somme e a chi sono realmente indirizzate.
Tutto (o quasi) dipende dalla causale, che spesso e volentieri è… casuale. Ma i controlli non si fermano solo a quella, perché in mancanza di riscontri oggettivi, andranno a scavare letteralmente nella vita di chi ha donato dei soldi o effettuato (ma anche ricevuto) presunti pagamenti.
Bonifici ai nipoti: perché i nonni devono fare attenzione
Non c’è niente di più normale quando all’interno di una famiglia si donano e si ricevono somme di denaro. Vuoi per aiutare un figlio nelle spese scolastiche e nell’affitto specie se si trova fuori sede, vuoi per fare un regalo semplicemente col cuore in occasione di feste importanti come il compleanno o Natale. E in questo i nonni sono molto bravi. Spesso regalano ai nipoti piccole somme in occasione di eventi importanti o semplicemente quando ricevono una visita.
Fin qui tutto normale, nessuno verrà a casa tua a controllare la ‘paghetta’ che un nonno darà ai nipoti. Il problema nasce piuttosto quando la cifra è più alta e per trasferire soldi si usa un bonifico. Ci sono buone e cattive notizie.

Il problema dei bonifici anche tra i familiari è tornato al centro dell’attenzione grazie ad una sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Puglia. Una buona e una (mezza) cattiva verità: la Corte ha stabilito che i soldi ricevuti da un familiare non possono essere considerati automaticamente un reddito nascosto, che è stato un po’ sempre il pensiero del fisco. Dunque tra familiari ci si può aiutare e non si ipotizza il reato di evasione.
Ma attenzione: anche se i bonifici tra familiari non sono definiti sospetti, è obbligatorio, laddove lo si richieda, dimostrare che i soldi donati siano davvero un regalo. E come fare? La risposta è semplice, occorre ‘spiegare’ da dove arrivano i soldi. Non basta scrivere sempre ‘donazione’ oppure una frase dedicata ai nipoti. Se l’Agenzia delle Entrate vuole andare a fondo ti chiederà di spiegare bene il perché del bonifico. Nessun problema, dunque, per chi è in buona fede e sa di avere fatto realmente un regalo ad un familiare. Piuttosto dovranno preoccuparsi solo quelli che ‘usano’ i familiari per fare dei giri strani.