La nota ufficiale del Governo ha fatto fare un salto di gioia a tutti: arriva il bonus sulla Tari e, in più, c’è anche un modo per raddoppiarlo. Vediamo cosa bisogna fare.
Da ora in avanti molte famiglie saranno sollevate da un grosso peso, da una grossa spesa: quella relativa alla Tari. La TARI – come l’IMU – è una tassa che ogni anno siamo tenuti a pagare non allo Stato ma al Comune in cui viviamo e riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Il suo importo, negli ultimi anni, si è decisamente “appesantito” nonostante siano stati implementati i sistemi per migliorare la raccolta differenziata. Stando ai dati ufficiali, nel 2024, ogni famiglia ha pagato, in media, più di 300 euro di Tari: davvero troppi se pensiamo che a questa cifra bisogna aggiungere quella relativa alle bollette delle utenze domestiche, quella relativa al mutuo o all’affitto e anche la spesa al supermercato.
Da che cosa dipende l’importo della TARI? In parte sicuramente varia a seconda del Comune in cui si vive e di quanto è efficiente il sistema di raccolta differenziata. In parte, invece, dipende da fattori soggettivi come il numero di componenti della famiglia e le dimensioni della casa in cui abitiamo.
Il Governo di Giorgia Meloni, visto il momento delicatissimo che stiamo vivendo connotato da carovita e da inflazione che è tornata a galoppare, ha deciso di mettere in campo un nuovo bonus pensato proprio per aiutare le famiglie a fare fronte alla tassa sui rifiuti. Non solo: c’è un modo semplicissimo – ma che molti ancora non conoscono – per raddoppiare il sussidio.
Bonus Tari 2025: come funziona, requisiti e chi ne ha diritto
Al mare magnum degli aiuti messi in campo dall’Esecutivo per il 2025, se ne aggiunge ora un altro: il bonus Tari. Si tratta di un bonus appositamente pensato per sostenere le famiglie a fare fronte alla tassa sui rifiuti che, ogni anno, rappresenta una spesa non indifferente. Vediamo come funziona e a chi si rivolge questo nuovo sussidio.

Come anticipato nel paragrafo precedente, secondo i dati ufficiali, lo scorso anno, in media, ogni famiglia ha pagato più di 300 euro di tassa sui rifiuti. Ma si tratta solo di una media nazionale perché, in alcuni Comuni, le famiglie hanno sborsato anche più di 500 euro. Cifre importanti e, per molti, impossibili da sostenere anche pagando a rate.
Il Governo Meloni, dunque, ha deciso di intervenire con un bonus. Il Bonus Tari consiste in una riduzione del 25% della spesa complessiva. Si rivolge a nuclei familiari in difficoltà con Isee non superiore a 9530 euro. Nel caso di famiglie numerose con più di 4 figli a carica, l’Isee potrà arrivare fino a 20.000 euro.
Come richiederlo? In nessun modo: il bonus Tari non deve essere richiesto. Occorre semplicemente presentare l’Isee aggiornato e, a quel punto, dopo le opportune verifiche, i Comuni applicheranno direttamente lo sconto sulla tassa e le famiglie riceveranno a casa il bollettino con la cifra già scontata.
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Bonus Tari 2025: ecco come raddoppiarlo
In arrivo un altro bonus che farà felici molte famiglie: il bonus Tari. Un aiuto prezioso che abbasserà l’importo della tassa dei rifiuti del 25% e che si rivolge alle famiglie maggiormente in difficoltà e con Isee al di sotto di determinate soglie.

Ma le buone notizie non sono ancora finite: il bonus Tari, infatti, può raddoppiare o quasi. Oltre al bonus Tari, infatti, molti nuclei familiari hanno diritto anche al bonus bollette, un’agevolazione che viene applicata, sotto forma di sconto, sulle bollette di luce e gas. Il Governo, tra l’altro, due settimane fa è intervenuto con un nuovo Decreto per potenziare l’aiuto.
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Anche in questo caso non occorre richiederlo: le famiglie con Isee non superiore a 9530 euro – o non superiore a 25.000 euro nel caso di famiglie con almeno 4 figli a carico – riceveranno direttamente lo sconto in bolletta. Quello che non tutti sanno è che il bonus bollette e il bonus Tari sono cumulabili. Pertanto le famiglie con Isee entro i limiti stabiliti, potranno beneficiare di entrambi i sussidi.