Amministratore di condominio, sai che non sempre può chiedere il compenso? E’ importante saperlo

Compenso dell’amministratore di condominio, quando non è esigibile. Ecco che cosa dice la normativa al riguardo.

La civilistica che si occupa delle questioni riguardanti la gestione condominiale è molto complessa. La norma delle tenere conto di molte questioni e confrontarsi con un serie di aspetti delicati sia nei rapporti tra i singoli condomini che nella gestione e funzionamento degli ambiti condivisi all’interno degli spazi condominiali. Figura centrale in queste operazioni tutt’altro che semplici è l’amministratore condominiale, figura anch’essa delineata e inquadrata secondo precise norme di legge.

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Amministratore di condominio, sai che non sempre può chiedere il compenso? E’ importante saperlo-Abruzzo.cityrumors.it

Una delle questioni principali che possono intervenire è quella connessa ai compensi dell’amministratore, uno degli aspetti più delicati e che possono creare tensioni all’interno dell’assemblea condominiale. Non si tratta semplicemente di un accordo economico tra le parti, ma di un punto che determina anche gli equilibri finanziari del condominio, quindi di primaria importanza.

Amministratore di condominio senza compenso, in che situazione

Vi sono delle situazioni nelle quali l’amministratore potrebbe non avere diritto al proprio compenso, con indicazioni che derivano anche da ordinanze della Corte di Cassazione in merito. Infatti non sempre le retribuzioni dell’amministratore sono esigibili e liquidabili. Un ruolo decisivo lo ha l’assemblea del condominio.

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Amministratore condominiale, compensi non richiedibili – Abruzzo.cityrumors.it

Senza l’approvazione espressa da quest’ultima rispetto al consuntivo di bilancio presentato dall’amministratore, i compensi non sono richiedibili, con conseguenze anche sulle modalità per ottenerne il pagamento forzoso da parte dell’amministratore stesso. Va ricordato che la nomina dell’amministratore del condominio è nulla se è non chiarita in maniera dettagliata la misura del compenso richiesto.

Quindi se la nomina dell’amministratore non rispetta questo requisito di chiarezza e trasparenza nella determinazione della retribuzione del professionista, il compenso non è facilmente richiedibile. Potrebbe considerarsi infatti illegittimo e non dovuto. Il problema della retribuzione dell’amministratore è delicata perché spesso si tratta della voce di spesa maggiore nel bilancio condominiale.

La mancata approvazione da parte dell’assemblea condominiale del consuntivo potrebbe creare le condizioni per non versare la retribuzione al professionista. L’amministratore non può presentare in questo caso la richiesta al giudice di liquidazione del suo compenso. Deve presentare prove e testimonianze del lavoro effettuato a favore del condominio.

L’amministratore può dimostrare l’impegno svolto dal suo ruolo sia da un punto di vista quantitativo per tempo e risorse impiegate, sia qualitativo per i risultati raggiunti nell’opera di gestione della vita condominiale. D’altra parte lo stesso codice civile stabilisce che, se non indicata dalle parti, la retribuzione dell’amministratore può essere determinata in base alle medie regionali e alle tariffe professionali.

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