Addio contributi Inps, se sei fortunato non devi più pagarli: un solo requisito da rispettare

L’annuncio tanto atteso è arrivato: chi soddisfa un certo requisito non dovrà più pagare i contributi Inps e avrà, quindi, uno stipendio molto più alto ogni mese.

L’Inps è l’Istituto di Previdenza Sociale, come tutti sappiamo, e ogni mese i lavoratori – sia dipendenti che autonomi – sono tenuti a versare i contributi che serviranno, un giorno, a ricevere la pensione. La percentuale di contributi che un lavoratore versa dipende da diversi fattori.

uomo seduto davanti al computer che sorride
Addio contributi Inps, se sei fortunato non devi più pagarli: un solo requisito da rispettare/Abruzzo.cityrumors.it

I lavoratori dipendenti, ad esempio, versano circa il 9,19% che viene trattenuto direttamente dalla busta paga: il resto è tutto a carico del datore di lavoro. I liberi professionisti con Partita Iva, invece, devono provvedere autonomamente al versamento all’Inps e devono pagare ogni mese una percentuale che si aggira intorno al 25-26%. In tal caso nessuna trattenuta in busta paga ma si paga tutto direttamente in fase di dichiarazione dei redditi.

Per quanto questi soldi contribuiscano alla nostra pensione futura e, dunque, a garantirci una certa serenità per quando saremo anziani, va detto che sicuramente rappresentano un bel peso tutti i mesi: peso che, in periodi di carovita come questo, si avverte ancora di più. Da ora in poi, però, chi soddisfa un certo requisito potrà beneficiare di un importante sgravio contributivo.

Contributi: ecco perché sono così importanti

I contributi sono un requisito essenziale per accedere alla pensione e determinano anche l’importo che andremo a ricevere ma rappresentano indubbiamente un peso non da poco da sostenere ogni mese. Il Governo Meloni, da quest’anno, ha deciso di agevolare chi possiede un determinato requisito: si potrà fruire di una forte riduzione dei contributi da versare.

portafoglio pieno di banconote di euro
Contributi: ecco perché sono così importanti/Abruzzo.cityrumors.it

I contributi, come spiegato nel paragrafo precedente, devono essere versati ogni mese – oppure ogni anno in fase di dichiarazione dei redditi- all’Inps e contribuiranno alla nostra pensione. Essi sono importanti sia per poter accedere alla pensione che per avere un assegno previdenziale non troppo esiguo.

Ricordiamo, infatti, che dal 1996 in avanti, le pensioni vengono calcolate proprio con il sistema contributivo il quale moltiplica i contributi versati per un coefficiente di trasformazione che aumenta con l’aumentare dell’età anagrafica. Pertanto si può dire che più contributi si hanno e meglio sarà ai fini delle pensione.

E’ innegabile però che sottrarre ogni mese da uno stipendio anche solo il 9% o, ancor più il 25-26% nel caso dei liberi professionisti, è un peso non da poco soprattutto di questi tempi. Il Governo, per agevolare chi vuole avviare un’impresa, ha deciso di introdurre una riduzione del 50% dei contributi. Ma non si rivolge a tutti: occorre soddisfare un certo requisito.

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Contributi, riduzione del 50%: ecco per chi

Forte sconto sui contributi per i liberi professionisti ma non per tutti: occorre soddisfare un requisito ben preciso per evitare di pagarli per intero. Vediamo a chi si rivolge questo beneficio messo in campo dal Governo di Giorgia Meloni.

persone felici che sorridono davanti al computer
Contributi, riduzione del 50%: ecco per chi/Abruzzo.cityrumors.it

L’obiettivo del Governo è supportare chi vuole fare impresa, chi crea lavoro e desidera, in qualche modo, contribuire alla crescita e al rilancio economico del Paese. Per questo, chi avvierà una nuova attività tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2025, per i primi tre anni pagherà solo il 50% dei contributi.

Ma attenzione: questa agevolazione riguarda esclusivamente artigiani e commercianti che si iscrivono per la prima volta alle gestioni speciali e si applica alla sola quota IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti). Non possono beneficiarne i forfettari che già godono di una flat tax sull’Irpef. Inoltre restano esclusi dalla riduzione altri contributi obbligatori come quello per la maternità e, nel caso dei commercianti,  l’aliquota aggiuntiva prevista per l’indennizzo in caso di cessazione dell’attività.

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La riduzione non sarà automatica ma bisognerà farne richiesta accedendo al sito dell’Inps e autocertificando di essere in possesso dei requisiti richiesti. Successivamente all’ottenimento del beneficio verranno effettuati controlli. In caso di dichiarazioni fallaci non solo si dovrà pagare tutto ma si andrà anche incontro a pesanti sanzioni.

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