Davvero incredibile quello che accade con la leggendaria band dei The Who che hanno licenziato (per la seconda volta) il batterista Zak Starkey: l’addio, stavolta definitivo, arriva a poche settimane dal tour d’addio.
Sta diventando una vera e propria telenovela quella che riguarda The Who, band leggendaria che si appresta a un tour celebrativo per i suoi sessant’anni di attività che arriverà anche nel nostro paese.

In un crescendo di polemiche e accuse la band per la seconda volta si è separata dal suo storico batterista, Zak Starkey, il figlio del grande Ringo Starr, che suonava con loro ormai da quasi trent’anni.
The Who e Zak Starkey, separazione definitiva
Il secondo addio di Zak Starkey ai The Who avviene nel momento più delicato della lunga carriera della band: proprio alla vigilia del tour d’addio. Una rottura che arriva dopo settimane di caos, smentite, reintegri e dichiarazioni contrastanti. Una separazione che però a questo punto sembra definitiva.
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Il batterista era entrato nei The Who nel 1996 quando la band si apprestava a realizzare un tour mondiale celebrativo per Quadrophenia. Da lì in poi, pur essendo considerato session man e dunque non parte integrante della band, Zak Starkey aveva partecipata ogni attività della band: e dunque tour e apparizioni pubbliche ma anche alle registrazioni di Endless Wire e Who, i due album pubblicati nel 2006 e nel 2019 lavorando a tempo quasi pieno con Roger Daltrey e Pete Townshend, fondatori della band, nata nel 1964 insieme al leggendario batterista originale Keith Moon, tragicamente scomparso nel 1978 e a John Entwistle, bassista stroncato dal cancro nel 2002.
The Who e Zak Starkey, versioni contrastanti
Le prime tensioni erano iniziate a marzo, quando la band aveva presenziato ad alcuni spettacoli di beneficenza alla Royal Albert Hall. A un certo punto Roger Daltrey aveva addirittura interrotto un brano chiedendo alla band di ricominciare da capo, lamentandosi pubblicamente del suo batterista che stava sovrastando gli altri strumenti. Qualche giorno dopo era arrivata una dichiarazione ufficiale di Roger Daltrey che diceva che Zak Starkey non faceva più parte della band. Nella sorpresa generale pochi giorni dopo fu Pete Townshend a dire pubblicamente che si era trattato di un malinteso e che non c’erano problemi di sorta.
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Stavolta la separazione è definitiva e Zak Starkey non ha atteso i comunicati ufficiali della band per esprimere la sua versione dei fatti. Lo ha fatto direttamente con un post sui social: “Sono stato licenziato definitivamente due settimane dopo essere stato reintegrato e mi hanno chiesto di rilasciare una dichiarazione in cui dicevo di aver lasciato i The Who per dedicarmi ad altri progetti musicali. Ma sarebbe stata una bugia”.
Il batterista ha aggiunto: “Amo i The Who e non li avrei mai lasciati. Non ho fatto quella dichiarazione che mi avevano chiesto perché sarebbe stato come tradire le persone straordinarie che mi hanno sostenuto in queste settimane di caos. Sarebbe stato come uscire e rientrare di continuo, come una fisarmonica impazzita”.

The Who, un licenziamento che sa di commiato
Il comunicato ufficiale di Pete Townshend e Roger Daltrey è arrivato poco dopo le parole di Starkey. I due membri storici hanno scritto poche righe: “The Who si stanno avviando al ritiro e all’abbandono delle scene, mentre Zak è vent’anni più giovane di noi e ha davanti a sé un futuro importante con il suo nuovo gruppo e altri progetti stimolanti. Ha bisogno di dedicare tutta la sua energia a questi impegni. Gli auguriamo ogni bene”.
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Al posto di Starkey, sarà Scott Devours a prendere il posto dietro la batteria durante i concerti del tour d’addio. Devours ha già collaborato con Daltrey nei suoi progetti solisti ed è considerato una figura affidabile e ben nota ai fan più affezionati.
La rottura definitiva tra Zak Starkey e i The Who arriva mentre la band sta provando per il tour che partirà proprio dal nostro paese, il 20 luglio, dall’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta prima di esibirsi a Milano, al Parco della Musica, per una data attesissima. Poi la band inizierà il suo ultimo tour nordamericano il cui titolo è emblematico, Song is Over.
Reazioni dei fan e della comunità musicale
Come spesso accade in casi simili, le reazioni online da parte dei fan si sono divise. Alcuni fan hanno espresso incredulità nel vedere i The Who senza Zak Starkey, che aveva preso con successo il posto dell’indimenticabile Keith Moon. Altri hanno espresso solidarietà al batterista, commentando sotto i suoi post con parole di affetto e stima.
Tra i messaggi spicca quello di Slim Jim Phantom degli Stray Cats: “Zak! Questi ragazzi sono fuori di testa!”.
Starkey tuttavia non dovrebbe restare senza lavoro molto a lungo. Oltre ai suoi progetti personali sono sempre più insistenti le voci che lo vorrebbero di nuovo sul palco insieme agli Oasis che si apprestano a un attesissimo reunion tour dopo molti anni di inattività e che lo avevano voluto dietro alla batteria proprio nei loro ultimi tour, prima della lite e della separazione tra i due fratelli Gallagher.





