Sanremo 2025 terza serata: mitici Duran, conferma Brunori, vince Settembre

In una giornata dominata da alcune indiscrezioni su Fedez che hanno portato un vento di polemica in sala stampa, scivola via anche la terza serata del Festival di Sanremo che porta in archivio la vittoria di Settembre tra le Nuove Proposte e la riconferma in classifica di Brunori Sas e Francesco Gabbani

Anche la terza serata del Festival di Sanremo 2025 si è conclusa regalando al pubblico momenti di grande spettacolo, emozioni intense e anche qualche polemica.

Festival Sanremo Terza Duran Simon le Bon
Simon Le Bon con la giacca indossata al primo Samremo – Credits ANSA (abruzzocityrumors.it)

Con Carlo Conti, affiancato dalle co-conduttrici Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa – di gran lunga una delle cose più belle e divertenti di quest’anno – il palco dell’Ariston ha visto l’esibizione della seconda ondata dei 29 artisti in gara, 14 in tutto.

Sanremo, terza serata: il mito Bennato

Prima di parlare del mito più atteso, quello dei Duran Duran che tornavano sul palco dell’Ariston a distanza di 40 anni dalla loro prima, leggendaria, esibizione, vale la pena sottolineare la straordinaria apertura affidata a Edoardo Bennato che ha portato sul palco quella Sono solo canzonette che all’epoca era una severissima critica proprio al Festival, con un forte tono di autoironia. Con una voce un po’ affaticata, Bennato (78 anni) ha tenuto banco e fatto alzare tutto l’Ariston in un momento davvero emozionante.

I Duran e la proposta di Katia Follesa

Uno dei momenti più attesi della serata è stato inevitabilmente l’arrivo dei Duran Duran, che hanno riportato sul palco dell’Ariston l’energia degli anni ’80 con un medley dei loro successi più celebri: Invisible, Notorious e Ordinary World. Poi a sorpresa – come per altro anticipato da Abruzzo City Rumors già la scorsa settimana – su Psycho Killer si è unita alla band anche Victoria dei Maneskin che aveva affiancato la band anche sul disco per questo classico dei Talking Heads. A chiudere un quarto d’ora pazzesco il loro primo successo, Girls on Film.

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Sul palco ad attendere la band in uscita vestita da sposa Katia Follesa che rievocando il successo ormai quarantennale di Sposerò Simon le Bon ha fatto la sua proposta a Simon, per la verità un po’ imbarazzato quando – chiedendogli di accennare Wild Boys – Conti gli chiede di indossare la giacca di scena di quarant’anni prima…

Il Teatro Patologico

Bellissimo il messaggio del Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi, che ha portato sul palco un messaggio di inclusione e sensibilizzazione con una performance toccante che ha coinvolto attori e attrici disabili… “Quando un ragazzo disabile è coinvolto e sta bene stanno bene in tanti, i genitori, gli amici, il condominio…”

Premio alla carriera a Iva Zanicchi

Altro momento di grande rilievo è stato il Premio alla Carriera assegnato a Iva Zanicchi per celebrare i suoi 60 anni di carriera. L’artista ha ringraziato con ironia: “Meglio da viva che da morta”, prima di esibirsi in un medley dei suoi brani più amati. Iva Zanicchi è l’unica donna ad avere vinto per ben tre volte il Festival.

Sanremo, terza serata: la gara

Venendo invece alla competizione. Il televoto del pubblico e la giuria delle radio hanno determinato una ulteriore classifica provvisoria della serata, che ha visto tra i più votati Brunori Sas, Irama, Coma_Cose, Olly e Francesco Gabbani. Nessuna sorpresa: Olly e i Coma_Cose, già virali con il tormentone Cuoricini, erano protagonisti annunciati così come Brunori Sas, benissimo anche dopo la prima serata nella cinquina di testa, e Gabbani protagonista di una canzone che sta piacendo moltissimo.

Sanremo, terza serata: i Top

Il talento di Katia Follesa e la conferma di Brunori Sas sono sicuramente i momenti più culminanti. La performance di Katia Follesa, co-conduttrice della serata, che ha saputo conquistare il pubblico con una ironia travolgente: spassosa la battuta con cui inchioda Carlo Conti – del tutto improvvisata: “Ti piace fare tutto veloce. Ma proprio tutto”…?

Vestita da sposa, lei che si è appena separata, ha inscenato una proposta di matrimonio semplicemente deliziosa e autoironica nell’ilarità generale. Splendida anche la risposta di Simon, ancora innamoratissimo della modella Yasmine che mandò in bestia mezza Italia sposandolo ormai 40 anni fa… “Grazie, sono lusingato, ma non posso sposarti. Mia moglie mi uccide….”

I Flop

Tony Effe è stato tra i più criticati della serata, sia per l’outfit – una giacca aperta che metteva in mostra i tatuaggi – sia per la sua performance, giudicata poco convincente. I Duran Duran farebbero scena anche immobili ma la voce di Simon Le Bon è apparsa affaticata e alcuni momenti della loro esibizione sono risultati forzati. Da dire che la band è al centro di una pesantissima stagione promozionale in attesa di rivederli di nuovo dal vivo in Italia.

Settembre vince la finale delle Nuove Proposte

Un momento di grande importanza è stata la finale della categoria Nuove Proposte, che ha visto sfidarsi Settembre con Vertebre” e Alex Wyse con Rockstar. Il pubblico e la critica hanno premiato Settembre con un margine del 65% dei voti, evidenziando l’impatto emotivo della sua esibizione.

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“Non posso credere di aver vinto questo premio, è un sogno che si avvera! – ha detto Settembre, visibilmente emozionato sul palco. Che tuttavia si è tolto un sassolino dalle scarpe: “Grazie a tutti coloro che hanno creduto in me, questa vittoria è di tutti voi!. E grazie anche a tutti quelli che in me non hanno mai creduto e mi hanno costretto a essere più forte, più solido, più preparato”. A lui anche il premio della critica Mia Martini.

Prossimi appuntamenti

La quarta serata, dedicata alle cover, vedrà gli artisti in gara reinterpretare brani celebri, spesso affiancati da ospiti speciali. Sarà un’occasione per apprezzare la versatilità dei cantanti e rivivere grandi classici della musica italiana e internazionale. Questo l’ordine alfabetico delle canzoni e dei cantanti in gara con le rispettive spalle.

  • Achille Lauro con Elodie – Tributo a Roma (mix di «A mano a mano» di Riccardo Cocciante e «Folle città» di Loredana Bertè)
  • Giorgia con Annalisa – «Skyfall» (Adele)
  • Tony Effe con Noemi – «Tutto il resto è noia» (Franco Califano)
  • Bresh con Cristiano De André – «Crêuza de mä» (Fabrizio De André)
  • Brunori Sas con Dimartino e Riccardo Sinigallia – «L’anno che verrà» (Lucio Dalla)
  • Clara con Il Volo – «The sound of silence» (Simon and Garfunkel)
  • Coma_Cose con Johnson Righeira – «L’estate sta finendo» (Righeira)
  • Fedez con Marco Masini – «Bella stronza» (Marco Masini)
  • Francesca Michielin con Rkomi – «La nuova stella di Broadway» (Cesare Cremonini)
  • Francesco Gabbani con Tricarico – «Io sono Francesco» (Tricarico)
  • Gaia con Toquinho -«La voglia, la pazzia» (Ornella Vanoni)
  • Irama con Arisa – «Say something» (A Great Big World con Christina Aguilera)
  • Joan Thiele con Frah Quintale – «Che cosa c’è» (Gino Paoli)
  • Lucio Corsi con Topo Gigio – «Nel blu dipinto di blu» (Domenico Modugno)
  • Marcella Bella con The Violin Twins – «L’emozione non ha voce» (Adriano Celentano)
  • Massimo Ranieri con i Neri per caso – «Quando» (Pino Daniele)
  • Modà con Francesco Renga – «Angelo» (Francesco Renga)
  • Olly con Goran Bregovic and Wedding and Funeral Band – «Il pescatore» (Fabrizio De André)
  • Rocco Hunt con Clementino – «Yes, I Know My Way» (Pino Daniele)
  • Rose Villain con Chiello – «Fiori rosa, fiori di pesco» (Lucio Battisti)
  • Sarah Toscano con Ofenbach – «Overdrive» (Ofenbach)
  • Serena Brancale con Alessandra Amoroso – «If I Ain’t Got You» (Alicia Keys)
  • Shablo con Guè, Joshua, Tormento e Neffa – «Aspettando il sole» (Neffa)
  • Simone Cristicchi con Amara – «La cura» (Franco Battiato)
  • The Kolors con Sal Da Vinci – «Rossetto e caffè» (Sal Da Vinci)
  • Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga – «Un tempo piccolo» (Franco Califano)
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