Lo speciale evento si è svolto nella giornata di ieri presso il castello Orsini di Avezzano, in provincia dell’Aquila, nell’ambito di un’iniziativa che rientra in un programma di confronto con le scuole
Un dibattito serrato, franco, pieno di elementi di riflessione, come avviene molto spesso quando ci si confronta con le nuove generazioni, quello andato in scena al Castello Orsini di Avezzano, con protagonista il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri, che da anni vive sotto scorta per la sua incessante lotta contro la mafia e che si è prestato volentieri alle tantissime domande degli studenti degli istituti superiori della cittadina in provincia dell’Aquila.

Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, è una delle figura di spicco dell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta. Il magistrato infatti da tanto tempo è in prima linea nel contrasto alle associazioni criminali organizzate. Per questo motivo vive sotto scorta da oltre trent’anni insieme alla moglie e ai figli. Nonostante tutto, Gratteri continua a tenere conferenze, discorsi, conferenze e incontri pubblici soprattutto rivolgendosi ai giovani. Il magistrato ha sempre ritenuto questo dialogo come uno strumento molto utile per la sensibilizzazione e la prevenzione su un tema così delicato.
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Una vita in trincea
Vetri antiproiettile in ufficio e una jeep blindata per gli spostamenti, questa la vita a cui è stato condannato dal 1989 per la sua battaglia contro le cosche calabresi. Nato in provincia di Reggio Calabria 66 anni fa, Nicola Gratteri conosce benissimo la sua regione di provenienza e nei primi anni ’90, mentre ricopriva il ruolo di sostituto procuratore a Locri, cominciò a dirigere varie inchieste sui legami tra politici, trafficanti di armi e di droga, massoni e personaggi legati all’ndrangheta. Non si è più fermato e per questo è stato messo sul libro nero della mafia.

Dal 2023 è stato nominato anche procuratore capo del Tribunale di Napoli per continuare la sua lotta contro i cosiddetti poteri forti. Nonostante le minacce e i molteplici impegni, da anni Gratteri spende molto del suo tempo incontrando i giovani, soprattutto quelli delle scuole per spiegare come la mafia prova ad arruolarli, come prova a insinuarsi tra loro utilizzando adesso anche quei social network tanto in voga proprio tra i giovani. L’ultimo di questi incontri si è svolto presso il Castello Orsini di Avezzano in provincia dell’Aquila con gli studenti degli istituti superiori abruzzesi.
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Il dialogo giusto con i giovani
L’iniziativa, coordinata dal prefetto a riposo Amalia Di Ruocco, è stata organizzata per spiegare tutti i rischi ai quali sono esposti i giovani di oggi, soprattutto l’assalto che le varie mafie conducono tutti i giorni su di loro cercando di assoldarli con false promesse. “Cercano manovalanza, si rivolgono a voi ostentando ricchezza, per catturare la vostra attenzione, per illudervi con il fascino della bella vita”, ha detto il procuratore in riferimento alla criminalità organizzata, aggiungendo poi che si tratta di una vita che chi cade nella trappola non farà mai, finendo invece ad alimentare le fila della manovalanza della criminalità. Gratteri ha chiesto ai ragazzi di fare attenzione, di scegliere la legalità, di evitare le scorciatoie e di denunciare alle prime avvisaglie del bullismo e dell’adescamento sessuale.

E a quei ragazzi che gli domandavano com’è la vita sotto scorta, tra privazioni e limiti, ha risposto: “La forma più alta di libertà è impegnarsi per ciò che è giusto e vivere con onestà”. Il procuratore di Napoli ha messo in guardia anche dai tanti pericoli che possono arrivare dal web, il cyberbullismo e la pedofilia sono in agguato proprio su queste piattaforme e il dark web è un luogo ideale per le attività illegali, dove infatti si muove tutto un sottobosco che lavora per adescare la manovalanza a loro necessaria. “Guardatevi dai pericoli, soprattutto dalle Mafie, dalle droghe e da ogni forma di bullismo, palese o velato. Per questo le vostre figure di riferimento saranno e dovranno essere sempre i genitori, primi costruttori delle fondamenta dei vostri successi etici e professionali attraverso l’educazione, l’affetto e il buon esempio”, ha aggiunto Gratteri.





