Nino Manfredi è stato un grandissimo attore ma il destino gli ha giocato un brutto scherzo. Ecco di che cosa stiamo parlando.
Dopo una laurea in giurisprudenza Nino Manfredi ha esordito al Teatro Piccolo di Roma decidendo di dedicarsi alla carriera di attore. Il suo esordio nel mondo del cinema risale però al 1949 con la pellicola Torna a Napoli. Nel corso della sua lunga carriera ha recitato in tantissimi film come Il giudizio universale di Vittorio De Sica e Adulterio all’italiana di Pasquale Festa Campanile. Ha lavorato al fianco di altri bravissimi attori come Vittorio Gassman e Totò, ricoprendo vari ruoli, dalla commedia al dramma. Tante persone lo ricordano nel ruolo di Geppetto nello sceneggiato: Le avventure di Pinocchio.
La sua attività si è estesa anche al doppiaggio. Ha doppiato Robert Mitchum in Sette settimane di guai. Dietro la macchina da presa ha girato L’avventura di un soldato e Per grazia ricevuta grazie al quale ottenne la Palma d’oro al Festival di Cannes. Anche in radio si è fatto onore diventando ospite di parecchie trasmissioni. È diventato anche un celebre testimonial pubblicitario. Dal 1977 al 1993 è stato il volto del caffè Lavazza. Insieme a Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Marcello Mastroianni è stato uno dei maggiori esponenti della commedia all’italiana. La sua vita è stata costellata di successi, ma com’è andata finire? Ecco tutti i dettagli sul suo destino.
Nino Manfredi, il destino contro di lui
Il talentuoso attore se n’è andato per sempre il 4 giugno del 2004, quasi vent’anni fa. La sua morte ha addolorato ammiratori e colleghi del mondo dello spettacolo. Il suo improvviso declino però era iniziato l’anno prima, al termine delle riprese della sua ultima pellicola: La fine di un mistero. Mentre si trovava in casa sua è stato colpito da un ictus ed è stato trasportato in ospedale.
Qualche mese dopo ha potuto tornare a casa anche se aveva una paresi. Purtroppo a dicembre del 2003 ha avuto una nuova emorragia ed è stato nuovamente ricoverato. Sua figlia Roberta ha ricordato come gli ultimi anni di vita del famoso interprete di tanti film siano stati un vero calvario.
Gli era stata praticata una tracheotomia perché non riusciva a respirare da solo. Alla fine l’attore è deceduto nel 2004. Il regista è stato sepolto presso il Cimitero Monumentale di Roma e lì ogni anno si recano molte persone per omaggiarlo e ricordarlo perché il dolore per la sua scomparsa è ancora vivo in moltissime persone che lo reputavano uno di famiglia.