Diego Abatantuono ha raccontato una situazione in cui si è trovato ad affrontare una situazione spiacevole, sommerso dai debiti. Il racconto sbuca dal passato.
Oggi è il compleanno di un’icona del cinema italiano, di recente questi ha svelato delle parole che hanno colpito il pubblico rivelando una sua difficoltà.

“Ero sul set di Attila flagello di Dio con lo spadone nel camper e firmai un assegno da 17 milioni delle vecchie lire. Giravo film e tiravo fuori soldi, in quel periodo credevo di pagare tasse che non venivano pagate. A furia di far così andai sotto con i debiti. Furono degli anni abbastanza difficili”, così spiega Diego stesso ai microfoni del Corriere della Sera con grande personalità e senza peli sulla lingua.
Un racconto che dimostra ancora una volta il carattere dell’attore che non si è mai nascosto e ha sempre mandato dei messaggi al pubblico anche per sensibilizzare su situazioni delicate. Queste parole dimostrano, ancora una volta le insidie del mondo dello spettacolo soprattutto per chi vi si approccia ancora da giovanissimo.
Ai tempi di Attila flagello di Dio l’attore aveva appena 27 anni, ma alle spalle già numerosi successi, per la precisione ben 16 film in sei anni.
I 70 anni di Diego Abatantuono
Diego Abatantuono compie oggi 70 anni, fatti di un successo dietro l’altro e di film che hanno cambiato la storia del cinema. Proprio in merito al suo compleanno diventa molto interessante approfondire alcuni aspetti della sua carriera.

Nato a Milano il 20 maggio del 1955 da una famiglia di origini umili, il padre era calzolaio originario di Foggia e la madre una costumista di Como. Già da ragazzo inizia a frequentare Ugo Conti, un suo amico d’infanzia che non lo abbandonerà nemmeno al cinema.
Gli zii di Diego sono proprietari del Derby Club di Milano un celebre locale dove proprio Abatantuono vede passare tantissimi artisti. Già in adolescenza inizia a lavorare come tecnico delle luci fino a essere preso da I Gatti di Vicolo Miracoli. Si impone da subito col ruolo dell’immigrato meridionale a Milano.
Il debutto al cinema arriva ad appena 21 anni in Liberi amanti pericolosi di Romolo Guerrieri. In carriera ha recitato con registi davvero importanti tra cui Neri Parenti, Carlo Vanzina, Steno, Renzo Arbore, Luigi Comencini, Pupi Avati, Giuseppe Bertolucci e tanti altri ancora. Un personaggio di spessore che è giusto celebrare oggi per un compleanno davvero importante.
E la malattia? Di recente lui stesso ha sottolineato di soffrire di quella che tutti prima o poi si trovano ad affrontare “la vecchiaia” e che fa “davvero schifo”.