Sono state rese note le cause della morte del grande Brian Wilson, il geniale fondatore e compositore dei Beach Boys scomparso qualche giorno fa: le sue condizioni di salute erano purtroppo peggiorate drammaticamente
Il certificato di morte di Brian Wilson, scomparso l’11 giugno scorso a 82 anni, sembra un bollettino di guerra.

Il senso generale della morte del genio dei Beach Boys rivela che la causa principale è stato un arresto respiratorio. Ma tra i fattori contribuenti spiccano sepsi, cistite, insufficienza renale cronica, apnee notturne e un disturbo neurodegenerativo. Una conferma purtroppo dei suoi gravissimi problemi di salute che si erano notevolmente acuiti nel corso degli ultimi anni.
La morte di Brian Wilson
Brian Douglas Wilson, leggendario cofondatore dei Beach Boys e icona del pop‑rock californiano, è morto a Beverly Hills, nella residenza nella quale ha vissuto completamente ritirato dalla vita pubblica per quasi venti anni due settimane fa. Le sue condizioni di salute erano pessime da tempo. Ma nel corso dell’ultimo anno si erano ulteriormente aggravate.
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Oggi l’Ufficio del Medico Legale della contea di Los Angeles ha reso pubblico il certificato di morte stilato. Ma ha anche chiarito quali sono state le condizioni generali che hanno portato all’arresto respiratorio fatale
Com’è morto Brian Wilson
L’arresto respiratorio si verifica quando la respirazione si interrompe pur mantenendo la sua funzione cardiaca. È solitamente il preludio all’arresto cardiaco e può derivare da diverse condizioni, tra cui disturbi respiratori cronici come apnea ostruttiva.
Ma il certificato evidenzia tuta una serie di gravi condizioni mediche che hanno contribuito al suo declino: sepsi e cistite, della quale soffriva da anni, una insufficienza respiratoria cronica per la quale era in terapia con numerosi farmaci, una notevole insufficienza renale e un acuito disturbo neurodegenerativo che a volte lo portava a stati di semi-incoscienza e inconsapevolezza.
Il percorso di salute di Brian Wilson
Wilson aveva affrontato da tempo gravi problemi di salute. Già nel maggio 2024 era stato posto sotto tutela per un disturbo neurocognitivo simile alla demenza, aggravato dal lutto per la scomparsa della moglie Melinda che si era presa cura di lui fino alla sua morte. Wilson, che in passato aveva ammesso l’uso di droghe pesante e di allucinogeni, aveva combattuto per molto tempo con una forma di schizofrenia paranoide causata sia dalle sostanze stupefacenti che dall’alcolismo.
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In passato a causa di queste crisi Brian Wilson era stato sottoposto più volte a riabilitazioni e cure disintossicanti. Una situazione grave e ormai congenita che non gli aveva impedito di tornare sul palco, suonare ed esibirsi fino a quando le sue condizioni non erano diventate tali da impedirgli di tornare alla vita pubblica.

L’ultimo show
Nel 2022 Wilson si era esibito per l’ultima volta in pubblico, al Pine Knob Music Theatre in Michigan, sebbene già in condizioni fisiche precarie. Fu il suo addio alle scene: Wilson era seguito da un team di cura coordinato alcuni medici e dai suoi sette figli, tutti al suo fianco per quell’ultima storica esibizione.
Bilancio di una vita straordinaria
Brian Wilson è stato un profondo innovatore della musica pop; artefice di capolavori come assoluti come Pet Sounds con i Beach Boys e successivamente di una carriera da solista di grande rilievo. La sua eccentricità, le sperimentazioni, la genialità nell’arrangiamento e l’uso del suono da studio come strumento divennero pietre miliari per decine di artisti, tra cui Beatles, Springsteen, Elton John e molti altri .
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Numerosi musicisti hanno riconosciuto il suo ruolo fondamentale nella storia della musica. Paul McCartney ha definito God Only Knows – recentemente riscoperta come brano di chiusura della colonna sonora del film blockbuster Love Actually – “il capolavoro armonico assoluto della musica pop contemporanea….”
Un ultimo maggio
La California sta valutando l’ipotesi di dedicargli una intera giornata, il Brian Wilson Day e di organizzare un grande festival con tutti i musicisti che hanno collaborato con lui e le superstar che si sono dette fortemente influenzate dalla sua grande opera artistica.





