Ligabue, la magia di Campovolo: oltre 100mila cuori per “La notte di certe notti”

Una festa di musica e memoria ha illuminato Campovolo con Luciano Ligabue grande protagonista, capace di radunare più di 100mila fan per un concerto straordinario

Campovolo è, per i fan di Luciano Ligabue, molto più di un luogo. Un punto di riferimento, è qui che il rocker emiliano ha voluto tenere il suo primo grande evento speciale, nel 2005, poi replicato nel 2011, 2015 e 2022.

Ligabue Campovolo
Ligabue, dopo Campovolo la Reggia di Caserta: e l’anno prossimo San Siro – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

La quinta edizione di Campovolo si conferma altare laico del rock italiano, un teatro a cielo aperto dove ogni accordo diventa memoria condivisa: 100mila persone hanno accolto l’invito per La notte di certe notti, per uno show che è riconferma ma soprattutto rinnovo di promesse e di passioni.

Ligabue, tre ore di emozioni

Sul palco, un Ligabue visibilmente emozionato ha regalato uno show poderoso, lungo oltre tre ore, costruito su 30 brani e una scaletta che ha saputo bilanciare successi intramontabili e perle rare, nuove sonorità e dichiarazioni potenti. Ma è stato il pubblico a fare la differenza: un’onda umana compatta e partecipe, che ha cantato ogni strofa, acceso migliaia di luci nella notte e trasformato un concerto in un’esperienza corale.

“Fate come se foste a casa vostra”

Così, dicendo “Fate come se foste a casa vostra”, Ligabue ha salutato il suo popolo dal palco, accogliendo la sua gente con una frase semplice che è risuonata come una promessa di libertà.

Tra i presenti, una marea di volti diversi: fan storici, famiglie con bambini alcune delle quali in rappresentanza di quelle tre generazioni abbracciate da un musicista che annovera 25 album in repertorio in quasi 40 anni di attività. Tanti i giovani che hanno scoperto il Liga solo di recente con numerose presenze dall’estero. Anche da oltreoceano.

Due palchi e un camion

Campovolo, per l’occasione, si è trasformato in una vera città temporanea del rock: campeggi improvvisati, bandiere, striscioni e cori hanno invaso Reggio Emilia in un happening che non si è limitato solo al concerto ma che è stato soprattutto incontro, festa, evento.

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Ligabue ha dato fondo a tutta la sua scaletta dividendo con molta intelligenza la scaletta in modo cronologico, anche se non troppo rigoroso, in modo da consentire spazio non solo alla sua band tradizionale, quella che lo accompagna da oltre venti anni ma anche ai ClanDestino, primi compagni di avventura. Molto bella la scelta di caricare la band su un grande camion autoarticolato per due canzoni ‘itineranti’ all’interno della gigantesca arena: Si Viene e si Va e Il meglio deve ancora venire.

Una scaletta che attraversa trent’anni

Se Certe Notti apre in una versione karaoke cantata a squarciagola da tutto il pubblico, il primo segmento offre dieci canzoni in rapida successione da vari album: da I ragazzi sono in giro a Lambrusco e Pop Corn, fino ad HappyHour.

Cinque le canzoni con i ClanDestino: pubblico che canta braccia tese al cielo Non è tempo per noi e Balliamo sul Mondo.

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Quindi si torna sul palco principale per un segmento estremamente rock: bellissima la versione light di Leggero, esplosiva A che ora è la fine del mondo, cover di It’s the end of the world dei REM che ha fatto dire a Michael Stipe, dopo avere letto il testo italiano,… “alcune cose che ha detto lui le avrei potute dire io…”.

Il finale è una catarsi; 100mila voci che si sfogano in Urlando contro il cielo per poi spargere qualche lacrima in Certe Notti.

Ligabue Campovolo
Il popolo di Campovolo, oltre 100mila persone – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Ligabue, musica per pensare

Ma “La notte di certe notti” non è stato solo intrattenimento. Ligabue ha usato la voce e il palco anche per parlare del presente, dei conflitti nel mondo, della deriva politica e dell’indifferenza sociale. “In un mondo in cui i sogni sembrano traditi dalle guerre – ha detto con tono fermo – c’è ancora bisogno di musica, di bellezza, di raduni come questo che ci ricordano chi siamo”.

Parole che anticipano Il mio nome è mai più, scritta 25 anni per altre bombe e altre guerre. Purtroppo ancora attualissima. In questo senso anche Non cambierà e Sarà un bel souvenir diventano parte di un manifesto rock che nell’intendimento di Ligabue deve fare rumore e alzare le coscienze, generosamente, e senza imporre nulla.

Un nuovo appuntamento: San Siro 2026

La Notte di Certe Notti replica – con una scaletta che si sa già sarà diversa – a Caserta il 6 settembre. Ma tra gli applausi scroscianti e l’entusiasmo che sembrava non voler calare, è arrivato anche l’annuncio che tutti attendevano: lo show avrà una nuova tappa, stavolta a Milano. Il 20 giugno 2026, Luciano Ligabue sarà allo Stadio San Siro per portare la stessa energia e lo stesso spirito in una delle location più iconiche della musica italiana. Un altro evento attesissimo, che si preannuncia già sold-out.

La conferma è arrivata anche sui suoi canali ufficiali poche ore dopo il concerto di Campovolo.

Una promessa mantenuta

Quando Ligabue aveva annunciato che “La notte di certe notti” sarebbe stata una celebrazione speciale, molti si erano chiesti cosa potesse ancora offrire un artista che ha già fatto la storia dei live italiani. La risposta è arrivata chiara e forte: autenticità, coerenza e una straordinaria capacità di emozionare. E a Campovolo, tra mille voci e cuori accesi, quella promessa si è trasformata in realtà.

La scaletta di Ligabue a Campovolo

Set 1 – Main Stage:
I “ragazzi” sono in giro
Questa è la mia vita
I duri hanno due cuori
La metà della mela
Lambrusco & pop corn
Il giorno dei giorni
Cosa vuoi che sia

Le donne lo sanno
Lettera a G.
Happy Hour

Set 2 – con i ClanDestino (Main Stage)
Figlio d’un cane

Bambolina e barracuda
Non è tempo per noi
Piccola stella senza cielo
Balliamo sul mondo

Marlon Brando è sempre lui

Set 3 – con La Banda (Main Stage)
Buon compleanno, Elvis!
Quella che non sei
Seduto in riva al fosso
Vivo morto o x
Hai un momento, Dio?

Luciano e La Banda sul Truck Stage
Si viene e si va
Il meglio deve ancora venire

Luciano B-Stage – con La Banda (Main Stage)
Il mio nome è mai più
Leggero

Set 4 – con la Band 2025 (Main Stage)
Viva!
A che ora è la fine del mondo?
Tra palco e realtà

BIS

Urlando contro il cielo
Certe notti

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