Teramo. Rappresenta l’amore per la terra e l’unione tra le persone. Dal ritmo della sua musica emergono sentimenti di gioia, espressi dal battito continuo dei piedi a terra. Tutto questo è la Dabka, danza popolare diffusa nei Paesi del Medio Oriente.
E si chiama, appunto, “Dabka for Rights. In piedi i diritti dei popoli palestinesi” la manifestazione organizzata dal Circolo Culturale Officine Indipendenti, promossa con il contributo della Fondazione Tercas, il patrocinio del Comune di Teramo e la partnership di Ciss, organizzazione non governativa palermitana, da sempre impegnata nelle attività di cooperazione sociale.
Dal 27 giugno al 2 luglio, a Teramo si parlerà, dunque, di diritti. “Battere i piedi per il riconoscimento dei diritti” spiega Giorgio Giannella “per far emergere un mondo pacifista e non violento, che spinge ad un dialogo tra il popolo palestinese e quello israeliano”.
Si comincia con una mostra fotografica, che sarà inaugurata lunedì 27 giugno, alle ore 18.30, e resterà aperta fino al 2 luglio (dalle ore 19 alle ore 23). Le suggestive sale di Torre Bruciata ospiteranno “Il cielo in casa mia”, un viaggio surreale tra le case distrutte di Gerusalemme. Mercoledì 29 giugno sarà la volta di una sessione di cortometraggi. Alle ore 19, nella sede del circolo in corso Porta Romana, andrà in scena “Diritto al gioco nella Striscia di Gaza”, realizzato da un’equipe di psicologi che ogni giorno aiutano i bambini a superare il trauma della guerra. Il 1 luglio, alle ore 19, nella piazzetta del Sole, si entrerà nel vivo della Dabka, con un vero e proprio stage, seguito dalla musica di Daphne Cronica e di Management del Dolore post operatorio, gruppo punk lancianese.
La serata conclusiva si svolgerà il 2 luglio, sempre alla piazzetta del Sole, con un dibattito in memoria di Vittorio Arrigoni, reporter e attivista ucciso a Gaza il 15 aprile scorso. Seguirà, alle 20.30, un workshop di Dabka e, a chiudere, uno showcase di O’Zulù, voce storica dei 99 Posse.