“Una riserva naturale dovrebbe essere un’oasi di bellezza, di assoluto rispetto per la natura. Invece camminando sui terreni adiacenti, in prossimità della ferrovia e all’altezza di un canneto a ridosso di una vecchia casa abbiamo trovato delle siringhe usate”.
A denunciare la situazione in cui versa la Riserva Naturale del Borsacchio è Edmund Von Griffen, 54 anni, turista residente nella Svizzera tedesca e che da oltre 20 anni preferisce trascorrere le proprie vacanze tra Roseto e Cologna Spiaggia, prendendo in affitto un appartamento, assieme alla moglie e ad un cagnolino meticcio.
“So che a Giulianova non è possibile andare in spiaggia con i cani”, ricorda Edmund, “mentre a Roseto il sindaco ha aperto le spiagge agli animali a 4 zampe. Un grande segno di civiltà e di rispetto nei confronti di quanti amano gli animali. Mi spiace però constatare che la zona della Riserva non è tutelata, per nulla. Andrebbe ripulita e soprattutto controllata. Ci sono rifiuti nascosti in mezzo al canneto, dove c’è quella vecchia casa abbandonata. E poi abbiamo trovato delle siringhe usate, alcune vecchie di chissà quanto tempo, forse trasportate dalle mareggiate”.
Edmund Von Griffen non è l’unico a segnalare questa situazione. Non più di 10 giorni fa a denunciare il ritrovamento di un ago di siringa, conficcato in questo caso in un tronco spiaggiato fu un turista teramano che stava camminando lungo la riserva. Tolse quell’ago ipodermico dal pezzo di legno e lo gettò in un cestino dei rifiuti.
La Riserva Naturale del Borsacchio rappresenta senza alcun dubbio un nuovo volano per il turismo locale. Ma serve una struttura operativa, che si occupi della gestione dell’area, dell’organizzazione, dei controlli, della tutela della Riserva e della valorizzazione. Tutto questo ancora manca.
E a proposito di tutela, appuntamento domani a Roseto con il movimento No Triv per dire no alla deriva petrolifera del mare Adriatico. Previsti dibattiti con esperti e concerto finale con Eugenio Finardi.