Il dibattito sulle concessioni balneari si infiamma a Pescara, dove il consigliere comunale Carlo Costantini solleva una questione di fondamentale importanza per il futuro del turismo locale.
La disputa nasce dalla decisione dell’amministrazione comunale di richiedere una proroga delle concessioni fino al 31 dicembre 2024, scelta che ha suscitato la reazione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha notificato un ricorso al Tar contro il Comune di Pescara, mettendo in evidenza come la proroga delle concessioni sia non solo in contrasto con le normative europee, ma anche con i principi fondamentali dello stato di diritto. Questo atto rappresenta un duro colpo per l’amministrazione Masci, accusata di aver eluso i vincoli legislativi e invaso le prerogative del Consiglio comunale.
Quali sono le conseguenze economiche per il Comune
La Corte dei Conti ha più volte sottolineato come l’omesso svolgimento di procedure competitive comporti un danno patrimoniale significativo per il Comune. In questo contesto, sindaco e membri della Giunta potrebbero essere chiamati a rispondere personalmente per tale danno, qualora la loro inerzia dovesse continuare. È evidente quindi che la situazione richiede un’azione immediata per evitare ulteriori ripercussioni finanziarie negative.
Carlo Costantini propone una riflessione profonda sul modello da adottare per la gestione delle concessioni balneari. L’obiettivo è evitare che il settore finisca nelle mani di multinazionali o soggetti interessati esclusivamente a operazioni speculative, compromettendo così l’integrità del turismo locale. Per questo motivo, è essenziale lavorare su piani, documentazioni e bandi di gara che introducano criteri trasparenti e equitativamente competitivi.
Costantini invita alla collaborazione tra i Comuni di Pescara e Montesilvano nell’ottica della creazione della Nuova Pescara. È necessario predisporre strategie condivise che permettano agli operatori locali non solo di sopravvivere ma anche di prosperare in un mercato sempre più competitivo. Solo attraverso uno sforzo comune sarà possibile preservare l’autenticità del modello turistico balneare locale.
Il consigliere comunale, quindi, mette in guardia il Comune e il dibattito potrebbe portare a conseguenze irreversibili sia dal punto vista legale sia economico. Questa sua analisi pone le basi per un dialogo costruttivo su come affrontare efficacemente la questione delle concessioni balnearie nel rispetto dei principii giuridici ed economici vigenti.