È stato deciso: l’antenna 5G si farà, ma lontano dal centro storico. Ecco dove

Il posizionamento di un’antenna 5G a Introdacqua, comune in provincia de L’Aquila, è stato confermato, ma questa verrà costruita lontano dal centro storico, come richiesto dalla popolazione.

Le antenne 5G permettono di aumentare il livello di connessione di una zona perché utilizzano una tecnologia in grado di trasferire dati a velocità molto più elevate. Infatti, il 5G può offrire velocità di download e upload significativamente superiori rispetto al 4G, garantendo una maggiore efficienza della linea Internet sia in casa sia mobile.

antenna 5g
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Non è raro, però, trovare pareri contrari, di cittadini che non vogliono avere un’antenna 5G troppo vicino alla propria abitazione perché ritengono che questa tecnologia possa avere effetti dannosi sulla salute. Non ci sono assolutamente evidenze scientifiche che confermino queste teorie, tuttavia l’amministrazione comunale di Introdacqua, in provincia de L’Aquila, ha deciso di ascoltare la richiesta della popolazione.

L’antenna 5G ci sarà, ma sarà lontana dal centro storico

La conferenza dei servizi, l’istituto che ha il compito di semplificare l’attività della pubblica amministrazione della Repubblica Italiana, ha detto sì all’installazione di un’antenna di telefonia mobile 5G sul territorio comunale di Introdacqua, comune di meno di 2000 abitanti in provincia de L’Aquila), accogliendo però le richieste di una parte di popolazione che non la vuole troppo vicina al centro storico.

installazione antenna 5g
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Il procedimento per l’installazione dell’antenna si è chiuso in modo positivo con la conferma degli uffici comunali che hanno accolto il parere positivo di Arta, Asl e ministero dei Beni culturali che sono stati interpellati circa il posizionamento della nuova infrastruttura per le telecomunicazioni che verrà piazzata in via Pié Tassito. Inwit, società che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni ha deciso di investire nel piccolo centro della Valle del Sagittario.

La conferenza dei servizi ha chiesto a tutti gli enti in causa il loro parere non dimenticando però anche quello della cittadinanza; si era, infatti, attivata lo scorso luglio cercando un accordo con l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Cristian Colasante, convinto a delocalizzare l’antenna proprio dalle proteste di alcuni cittadini non pienamente soddisfatti dal progetto.

Tale progetto è previsto dal Pnrr e serve ad alzare il livello di connessione nel paese, allo scopo di farlo aderire agli standard europei, ma la costruzione dell’antenna, fondamentale per portare la tecnologia 5G anche nei piccoli comuni, è stata osteggiata da una parte di cittadinanza.

Alla fine, il progetto non è stato respinto, ma rimodulato per venire incontro alle esigenze della cittadinanza.

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