Abruzzo, lupi sbranano vitello: Parco nega l’indennizzo all’allevatore

A Bisegna (AQ), un vitellino sbranato dai lupi: il veterinario conferma, ma il Parco Nazionale nega il risarcimento all’allevatore

Ancora una volta, la convivenza tra l’uomo e la fauna selvatica si rivela problematica nelle campagne abruzzesi. In questa circostanza siamo a Bisegna, in provincia dell’Aquila. È lì che un allevatore ha subito un duro colpo. Un suo vitellino, infatti, è stato sbranato dai lupi. Ma non è finita, perché oltre al danno, per l’allevatore è arrivata anche la beffa.

Lupi
Abruzzo, lupi sbranano vitello: Parco nega l’indennizzo all’allevatore – Abruzzo.cityrumors.it

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a quanto pare, avrebbe negato l’indennizzo senza fornire spiegazioni. Questo nonostante la verifica sul campo sia stata rapida e inequivocabile. Il veterinario della ASL 1, Ernesto Zuffada, è intervenuto sabato sera subito dopo l’accaduto. La sua analisi ha confermato senza ombra di dubbio la causa della morte del vitellino: l’aggressione da parte di un branco di lupi.

Quanto scritto sul verbale dal medico non lascia spazio a interpretazioni. “Le lesioni- si legge –  riscontrate e quindi il decesso dell’animale sono inequivocabilmente da riferire ad aggressione da lupi“.

Un certificato che dovrebbe fare chiarezza e avviare le procedure per il risarcimento, ma che a quanto pare non è bastato. Le guardie del Parco avrebbero infatti espresso un parere “non favorevole” all’indennizzo del danno da fauna selvatica, lasciando l’allevatore senza alcuna giustificazione.

Sotto attacco dei lupi, una beffa che spinge al “fai da te”

L’allevatore di Bisegna, come molti altri in Abruzzo, non è nuovo a queste esperienze. I suoi animali sono spesso finiti nel mirino dei lupi, la cui presenza, soprattutto in branco, è stata documentata più volte con video e immagini a riprova di un problema ormai endemico.

Gregge di pecore
Sotto attacco dei lupi, una beffa che spinge al “fai da te” – Abruzzo.cityrumors.it

Eppure, nonostante le evidenze, i responsabili del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise non avrebbero tenuto conto del certificato del veterinario.Ma questo può succedere“, ha commentato con amarezza un amico dell’allevatore di Bisegna, sottolineando una frustrazione diffusa tra gli operatori del settore.

La reazione del mondo agricolo non si è fatta attendere. Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo, comitato di allevatori e agricoltori abruzzesi, ha commentato la vicenda con parole dure, ma che esprimono un disagio profondo: “Ecco perché gli allevatori fanno il ‘fai da te’!“.

LEGGI ANCHE… Chieti, un branco di lupi semina il terrore: “Erano ovunque

Un’affermazione che suona come una denuncia della burocrazia e delle difficoltà che gli allevatori incontrano nel vedersi riconosciuti i danni subiti dalla fauna protetta, spingendoli talvolta a soluzioni estreme per difendere il proprio bestiame e il proprio lavoro. La questione della gestione dei grandi carnivori e dei risarcimenti agli allevatori rimane un nodo irrisolto, destinato a generare nuove tensioni e polemiche.

Gestione cookie