Chieti: l’Alto Vastese in pressing sull’ASL per il volo notturno dell’elisoccorso. Marsilio e Palmieri rispondono sulla carenza di medici nelle aree interne
Una battaglia per la salute, per la sopravvivenza stessa delle aree interne dell’Abruzzo. I sindaci dell’Alto Vastese hanno lanciato un grido d’allarme, chiedendo a gran voce l’attivazione del volo notturno per l’elisoccorso. Un’esigenza vitale, un’ancora di salvezza per territori dove il tempo, in caso di emergenza, può fare la differenza tra la vita e la morte. E la risposta dell’ASL teatina non si è fatta attendere, con il manager Mauro Palmieri che ha annunciato importanti passi avanti sul fronte della carenza di medici.

“Siamo riusciti a contrattualizzare 2 medici destinati a Torrebruna e Carunchio con incarico provvisorio, ma pronti a trasformarlo a tempo indeterminato non appena saranno concluse le procedure per l’attribuzione delle 4 carenze rilevate per l’assistenza primaria“, ha annunciato Palmieri a Castiglione Messer Marino. Una notizia che suona come musica per le orecchie dei sindaci dell’Alto Vastese, un territorio dove, come in altre aree interne abruzzesi, la carenza di medici è una piaga aperta.
Le nuove risorse saranno ubicate nei paesi a più alta densità abitativa: Torrebruna, Castiglione Messer Marino, Roccaspinalveti e Celenza, mentre in quelli con minor numero di abitanti potranno essere aperti studi secondari. Un primo passo, concreto, per portare l’assistenza sanitaria più vicina ai cittadini.
Ma il cuore del confronto tra Palmieri e i primi cittadini è stato il tema dell’elisoccorso notturno. “Il mezzo che davvero può fare la differenza nelle patologie tempo-dipendenti, non paragonabile al soccorso prestato da un’ambulanza“, hanno ribadito i sindaci, con la consapevolezza che in queste aree isolate, il trasporto rapido può salvare vite.
L’elisoccorso notturno: la battaglia per la “differenza”
Palmieri ha invocato un’azione comune, una sinergia tra l’ASL e gli amministratori locali per reperire le risorse necessarie a un investimento così impegnativo, ma fondamentale per garantire tempestività dell’intervento alle popolazioni di montagna. Un appello alla collaborazione, perché la salute non ha prezzo.

Da remoto è intervenuta anche Nicoletta Verì, assessora regionale alla Sanità, che ha ricordato le azioni già intraprese dalla Regione sul fronte dell’assistenza territoriale e l’impegno del presidente Marco Marsilio nella richiesta al Ministero di assegnazione di maggiori fondi per l’Abruzzo. Una battaglia che la Regione sta portando avanti con determinazione.
Presente in aula anche Tiziana Magnacca, assessora regionale alle Attività produttive, con origini castiglionesi, che vive in prima persona i problemi dei paesi dell’entroterra. Gli amministratori hanno rappresentato la difficoltà di prendersi cura della salute delle popolazioni nelle aree interne, penalizzate da orografia dei territori e da una viabilità che rende disagevoli gli spostamenti e poco attrattive le sedi assistenziali, sia per la medicina generale che per la specialistica ambulatoriale, e ancora di più per l’emergenza. Palmieri si è detto consapevole delle criticità legate anche alla carenza di professionisti in generale che affligge tutto il Paese.
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E sul fronte dell’urgenza, per assicurare la presenza di medici sulle ambulanze del 118, la strategia aziendale è doppia. Oltre a cercare disponibilità tra i 21 professionisti che stanno frequentando il corso di formazione per il soccorso in emergenza, viene attivata anche la leva dei sanitari da convenzionare a seguito di un bando specifico emanato per la medicina d’emergenza. “A tal proposito sono in corso contatti con medici del Molise interessati a partecipare, con riferimento specifico all’Alto Vastese“, ha aggiunto il direttore generale, aprendo uno spiraglio di speranza anche per le aree più isolate. La battaglia per una sanità efficiente e vicina ai cittadini continua, senza sosta.