Abruzzo, le tasse aumentano e scatta la protesta: tutti in piazza!

L’aumento delle tasse previsto dal presidente Marsilio in Abruzzo ha scatenato i sindacati, pronti a far valere la propria voce

Solo la bolletta dell’energia  ha inciso per 20 milioni sulla sanità. Abbiamo avuto un aumento di spesa a causa dei farmaci che non possiamo acquistare. Non siamo siamo l’unica regione che ha sforato la spesa farmaceutica” così parlava pochi giorni fa il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in merito alla decisione di alzare le tasse.

Marco Marsilio
Abruzzo, le tasse aumentano e scatta la protesta: tutti in piazza! (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

La sanità sarà tra i settori più colpiti, ma non di certo l’unico. Marsilio aveva definito in conferenza stampa la condizione attuale “molto difficile” e destinata ad allargarsi a tutte le regioni. Questo perché le finanze pubbliche sono state erose dall’effetto che è stato accumulato prima dalla pandemia e dalle guerre che si sono susseguite negli anni.

Il via libera della giunta regionale è arrivato il 25 marzo, garantendo l’aumento addizionale dell’Irpef attraverso un nuovo metodo a scaglioni che sarà rapportato al reddito di tutti i cittadini abruzzesi. Una decisione e anche una dimostrazione di forza da parte di Marsilio che così facendo si è opposto al resto della coalizione.

Lega e Forza Italia, infatti, avevano esposto non pochi dubbi intorno a questa decisione, ma alla fine entrambe le parti sono arrivate a trovare un compromesso. Eppure le discussioni in Abruzzo non sono mancate e il nome di Marsilio è stato spesso messo in discussione.

La voce dei sindacati

A rappresentare la voce del popolo e dei lavoratori sono i sindacati. In vista del 3 aprile, infatti, la Cgil Abruzzo Molise, la Cisl Abruzzo Molise, la Uil Abruzzo e l’Ugl Abruzzo hanno indetto un presidio di mobilitazione, in concomitanza con i lavori del Consiglio Regionale dell’Abruzzo per discutere la nuova legge.

Marsilio intervistato
La voce dei sindacati (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

In tal senso, i sindacati si sono espressi definendo ingiusto e ingiustificato questo aumento delle tasse soprattutto: “se consideriamo che l’attuale gettito delle addizionali regionali viene utilizzato solo in piccola parte per finanziare la sanità mentre la restante parte delle risorse prelevate dalle tasche degli abruzzesi viene utilizzata per spese non necessarie da giustificare un aumento delle tasse“.

La richiesta è quella di rivedere la legge, dando priorità a una revisione delle spese non necessarie e a una riorganizzazione di una sanità che in Abruzzo sarebbe: “male organizzata, con una scarsa prevenzione, una rete territoriale inadeguata ed una rete ospedaliera inefficace a garantire servizi di qualità“.

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A confermarlo è anche il fatto che “il Ministero della Sanità relega la Regione Abruzzo al quartultimo posto delle regioni d’Italia”, costringendo così non solo gli abruzzesi a pagare più tasse, ma anche a usufruire di un servizio che non è all’altezza delle spese.

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