Raccomandate in arrivo dall’Inps: revoca della pensione per molti cittadini

Alcuni pensionati, nei prossimi giorni, potrebbero ricevere una raccomandata dall’Inps: cosa bisogna fare per non rischiare la revoca della prestazione economica.

L’Inps ha annunciato, con un messaggio pubblicato sul proprio sito internet, l’invio di comunicazioni per alcune categorie di pensionati che, dunque, potrebbero ricevere nelle prossime settimane delle raccomandate.

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Raccomandate in arrivo dall’Inps: revoca della pensione per molti cittadini (Foto da Ansa) – Abruzzo.cityrumors.it

Le lettere in questione saranno rivolte ai pensionati che non hanno rispettato un obbligo ed ora potrebbero rischiare prima la sospensione successivamente la revoca del trattamento economico. Come spiegato dallo stesso Istituto di previdenza sociale la raccomandata non annuncerà l’avvio di uno dei due provvedimenti, ma solo un invito a mettersi in regola. Ignorando tale invito, però, scatteranno le procedure di sospensione e poi di revoca della prestazione.

Inps, in arrivo le raccomandate per alcuni pensionati: cosa bisogna fare

Il messaggio numero 1173, apparso sul sito dell’Inps lo scorso 4 marzo 2025, ha preannunciato l’invio da parte dello stesso ente di alcune comunicazioni indirizzate ai titolari di alcuni trattamenti pensionistici che non hanno rispettato un particolare obbligo.

Inps, in arrivo le raccomandate per alcuni pensionati: cosa bisogna fare (Abruzzo.cityrumors.it)

Nel dettaglio, come si legge nel messaggio, le raccomandate verranno spedite ai percettori dell’Assegno Sociale che non hanno comunicato i propri redditi relativi all’anno 2020 all’Inps e non erano tenuti a trasmettere la comunicazione dei redditi all’Amministrazione finanziaria. Questi sono stati individuati dallo stesso Istituto di previdenza sociale attraverso i controlli del caso che hanno evidenziato delle irregolarità. La prestazione assistenziale viene, difatti, riconosciuta dall’Inps in misura piena o ridotta in base alla situazione reddituale del richiedente che non deve superare specifici limiti aggiornati ogni anno (per il 2025 il limite personale è stato fissato a 7.002,97 euro mentre quello coniugale a 14.005,94 euro).

Chi non ha provveduto a comunicare i redditi relativi al 2020, dunque, riceverà la lettera tramite raccomandata A/R dall’Inps che inviterà l’interessato a regolarizzare la propria posizione. In caso contrario, potrebbe scattare prima la sospensione dell’erogazione della misura e successivamente la revoca definitiva della misura.

Per provvedere, i titolari dell’Assegno Sociale che riceveranno la comunicazione possono collegarsi al portale online Inps e, dopo aver effettuato l’accesso tramite credenziali Spid, Cie o Cns, recarsi nella sezione dedicata. Nel dettaglio, come spiega l’Inps, sarà necessario il seguente percorso: “Pensione e Previdenza” > “Domanda di Pensione” > “Aree Tematiche” > “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio Precoci” > “Variazione Pensione” > “Ricostituzione reddituale per sospensione art.35 comma 10bis D.L. 207/2008“.

In alternativa, per regolarizzare la propria posizione relativa all’anno 2020, i pensionati interessati possono rivolgersi ad un intermediario abilitato, come un Caf o un patronato.

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