Martinsicuro, disinfestazione: “evitare trattamenti tossici”

Martinsicuro. “Chiediamo che vengano messe in campo attività più idonee ed efficaci e di dimostrare un sincero interesse per la salute delle persone e della natura, senza creare danni”.

E’ la posizione espressa, in una nota, da Simona Lattanzi (Martinsicuro e Villa Rosa bene comune) e Marta Viola (Europa Verde), consiglieri comunali di minoranza, in merito alle attività di disinfestazione contro le zanzare.

“Non è difficile notare che l’efficacia di questi trattamenti (veleni) è molto relativa se paragonata ai danni per la salute delle persone e dell’ambiente”, si legge in una nota. “Con l’intento di migliorare il servizio, abbiamo verificato che il sito del Comune offre informazioni scarse e approssimative; le varie raccomandazioni dovrebbero essere espresse in maniera chiara e completa di una sezione dedicata e di facile accesso. Insufficiente invece l’informazione circa il trattamento anti larvale, sia riguardo al nome e alla scheda tecnica del prodotto utilizzato, sia per ciò che concerne i luoghi di posizionamento.

 

A nostro parere, è proprio il trattamento anti larvale nelle acque stagnanti che dovrebbe essere più accurato e potenziato per contribuire ad contrasto reale alle zanzare.

Molto diverso, invece, è il trattamento adulticida. Si tratta di un veleno a tutti gli effetti che richiede una divulgazione scrupolosa dei luoghi dove questo viene effettuato e degli eventuali rischi.

Sempre sul sito del Comune, si evince che questo trattamento, altamente tossico per le acque, viene irrorato a cadenza settimanale sulle sponde dei nostri fiumi di confine. Oltre a creare effetti velenosi che impattano il micro sistema della zona ripariale, questi trattamenti sono addirittura controproducenti per il contrasto alle zanzare. Infatti intervenire in queste zone che rappresentano l’habitat ideale degli insetti, li costringe a preferire le case e i giardini come luogo in cui vivere, riprodursi e nutrirsi. Questi trattamenti sono assolutamente da evitare, perché tossici per le acque, oltre che inefficaci e costosi”.

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