Tortoreto sceglie il nuovo sindaco: tre in corsa. Oltre10mila gli aventi diritto al voto

Tortoreto. Cinque anni fa erano sei i concorrenti, ora l’offerta elettorale si è dimezzata, mentre è ancora cresciuto il numero degli aventi diritto al voto.

 

Sono oltre 10200 gli aventi diritti al voto a Tortoreto chiamati ad eleggere il sindaco nella tornata elettorale di domani 12 giugno (seggi aperti dalle 7 alle 23). In corsa ci sono tre liste: quella guidata dal sindaco uscente, Domenico Piccioni (Siamo Tortoreto), in corsa per il mandato bis che fa della continuità programmatica e di uomini e donne il tratto distintivo. Siamo Tortoreto è un contenitore civico, nato cinque anni fa, e nel quale sono confluite figure di centro, di centrodestra (due tesserati di Fratelli d’Italia), elementi civici di area, con l’appoggio di Italia Viva.

Due gli sfidanti. Da una parte c’è Libera D’Amelio (Tortoreto Più), candidata alla prima apparizione politica in assoluto alla guida di una coalizione nella quale hanno aderito Azione, Pd, Impegno Civico e altre figure civiche di area di centrosinistra. Al confronto elettorale c’è anche Nico Carusi, consigliere comunale uscente e vice-coordinatore della Lega, alla guida di Cambia Tortoreto. Lista a trazione leghista, con appoggio di Italexit e anche di altre figure di area di centrodestra.

La Lega ha deciso di fare una propria lista dopo lo strappo con Piccioni e queste tematiche di natura politica, a tratti, hanno caratterizzato parte della campagna elettorale. Che complessivamente ha sempre avuto toni moderati, con pochi eccessi, e qualche stoccata che si è in parte riverberata nei comizi di chiusura.

 

Nel 2017, come detto, furono 6 le liste in corsa (ben 5 elessero rappresentanti in consiglio) e l’affluenza ai seggi fu di poco superiore al 60% e ai seggi si recarono 5800 tortoretani. Siamo Tortoreto si imposte con il 28,4% delle preferenze.

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