Continua incontrastato il dominio dell’anticiclone sull’Italia con conseguenze purtroppo già note: il caldo sarà intenso ovunque e le temperature continuano a salire.
Difficilmente avremmo immaginato che sarebbe bastata la prima settimana d’estate per farci ricordare con piacere la primavera 2025, eppure così è stato. La tanto agognata stabilità climatica, a lungo ricercata nel corso dei mesi primaverili come segnale di passaggio dall’inverno alla bella stagione, è finalmente giunta ma lo ha fatto in modo dirompente ed estremo, portando in dote temperature anomale per il periodo, ben al di sopra di quelle che sono le medie del mese di giugno.

Per fortuna il caldo non è sempre stato intenso come nelle giornate di sabato e domenica, ma anche in queste ore in cui si respira aria leggermente meno calda, la temperatura rimane elevata ad ogni latitudine. Le previsioni riguardanti i prossimi giorni non permettono nemmeno di guardare con speranza al domani prossimo, visto che da tempo si sa – e malauguratamente gli ultimi aggiornamenti hanno confermato questa tendenza – che a metà settimana ci troveremo di fronte ad una nuova ondata di caldo africano in grado di portare le temperature nuovamente vicino ai 40 gradi su Sardegna e Sicilia.
Uno scenario problematico, non solo perché il caldo intenso è causa di malori e debolezza fisica, ma anche perché condizioni climatiche così estreme per un lungo periodo e per altro già dai primi giorni di un’estate che si preannuncia calda per tutti e tre i mesi che la compongono possono comportare problematiche ambientali, siccità, incendi, danni ai raccolti e di conseguenza danni economici e sociali non trascurabili.
Nuova ondata di caldo su tutta Italia: le temperature si fanno roventi
Il processo di avvicinamento alla nuova fase di caldo intenso comincia da domani, giornata in cui le temperature più fresche degli ultimi due giorni diventeranno presto un piacevole ricordo. Al Nord Italia la predominanza dell’anticiclone sarà evidente non solo perché le giornate saranno soleggiate e i cieli completamente limpidi, ma anche e soprattutto perché dopo una settimana di temperature al di sotto dei 30°, si toccheranno punte di 34° sulla maggior parte delle province. L’unica eccezione è rappresentata dalle Alpi, sulle quali potrebbero esserci dei piovaschi nel corso del pomeriggio.

Situazione non dissimile al Centro, dove la forza dell’anticiclone subtropicale è in aumento e questo garantisce giornate dominate da un sole battente e cieli completamente sgombri da nuvole (e di conseguenza da ombra). Anche in questa zona le temperature massime e minime sono in aumento e se è vero che ancora ci sono province come Ancona in cui si resterà sotto i 30°, altrove non ci sarà la stessa fortuna con punte di 34° un po’ ovunque.
Bel tempo prevalente anche al Meridione, dove le giornate saranno caratterizzate da un sole battente e da cieli generalmente sgombri o poco nuvolosi. L’eccezione in questo caso è rappresentata dal Cilento e dal Pollino, dove nel corso del pomeriggio ci sarà una nuvolosità più intensa e non si può escludere che vi siano addirittura dei piovaschi locali. Per quanto riguarda le temperature, si va dai 28° di Palermo ai 32° di Catanzaro.
La goccia fredda unica speranza di un clima leggermente meno afoso
La tendenza climatica di questo periodo sembra piuttosto consolidata a livello macro, con l’anticiclone che si estende su tutta l’Europa e relega la depressione atlantica ben al di là dei nostri confini. Il blocco alle correnti fredde fornito dallo scudo anticlimatico sembra complesso da sfondare e gli esperti non prevedono un’irruzione corposa di una perturbazione nei prossimi giorni. La speranza è rappresentata dalla “goccia fredda”.

Si tratta di un fenomeno climatico che si verifica quando le correnti fredde non riescono a sfondare e consiste nella separazione di una parte di queste correnti dal nucleo principale di provenienza.
Una volta separatesi, queste correnti viaggiano sugli strati più alti dell’atmosfera e al loro passaggio su una zona calda possono scatenare improvvisi temporali e persino violenti grandinate a causa dell’alta energia in gioco (il contrasto termico elevato). Secondo gli ultimi aggiornamenti questa goccia fredda potrebbe giungere in Italia tra il 15 ed il 20 giugno.