Il Tenente Colonnello Vincenzo Marzo lascia la compagnia dei carabinieri di Giulianova. Da lunedì sarà nello Stato Maggiore della Legione in Umbria

Dopo quasi 5 anni, il Tenente Colonnello Vincenzo Marzo lascia il comando della compagnia dei carabinieri di Giulianova.

Da lunedì mattina entrerà a far parte dello staff di Stato Maggiore della Legione Carabinieri Umbria, con l’incarico di responsabile della Motorizzazione dell’Arma dei comandi territoriali che operano sull’intero territorio umbro. Marzo era arrivato a Giulianova nel novembre del 2017 e in questi anni tante sono state le operazioni dirette da lui in prima persona e che hanno portato a brillanti risultati operativi.

Tra le più importanti molti ricorderanno Fort Apache, del novembre 2018, che permise di sradicare dal territorio della costa teramana una pericolosa attività criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Finirono in carcere dieci persone e furono sequestrati otto chili di sostanze stupefacenti, tra eroina e cocaina, nonché quarantamila euro in contanti, ritenuti frutto dell’attività di spaccio.

In quella circostanza, all’alba del 21 novembre 2018, per catturare tutti i destinatari della misura cautelare emessa dall’autorità giudiziaria teramana, su richiesta della stessa Procura, fu messo in piedi un imponente dispositivo con 80 uomini dell’arma, trenta autoradio ed un elicottero. Nel 2019 fu la volta dell’operazione Scacco al Torrione, con tre persone arrestate che avevano trasformato il quartiere della Rocca a Giulianova alta, in una vera e propria centrale dello spaccio. Quasi due chili, infatti, furono le sostanze stupefacenti sequestrate.

Nel 2020 l’attentato dinamitardo ai danni della pizzeria Anima Concept di Roseto che danneggiò gravemente non solo lo stesso esercizio commerciale, ma anche l’appartamento al piano di sopra, tanto fu potente l’ordigno piazzato dalla mala napoletana dinanzi all’ingresso del locale. I carabinieri, diretti dal Tenente Colonnello Vincenzo Marzo, in quell’occasione riuscirono a scoprire mandante ed esecutore materiale dell’attentato e finirono in carcere tre persone.

L’anno successivo arrivò l’operazione Predator, con i carabinieri di Giulianova che sgominarono un’organizzazione criminale pugliese dedita ai furti di mezzi pesanti e macchine da cantiere. Finirono in carcere due pregiudicati foggiani ed un basista della zona.

Sempre nel 2021 ci fu anche l’operazione Take Away, grazie alla quale furono arrestate sette persone. In una palazzina di Mosciano Sant’Angelo avevano allestito un centro di spaccio di sostanze stupefacenti. Si scoprì che gli indagati, per restare impuniti, si avvalevano anche della collaborazione di alcuni minorenni. Nel 2022, infine, l’operazione Black Mamba (dal particolare colore scuro della droga sequestrata), portata a termine a Roseto dai militari giuliesi, che permise di sequestrare circa sette chili di hashish ed arrestare due persone.

Un periodo di bei ricordi e di grandi successi, dunque, per il comandante Marzo, ma anche complicato a causa dell’arrivo della pandemia da Covid 19 nei primi mesi del 2020 e l’istituzione delle prime zone rosse in Abruzzo, in particolare a Montefino, Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti ed Arsita, tutti comuni ricadenti nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Giulianova.

I militari dell’Arma furono impiegati a presidio dei varchi delle zone rosse, ma anche in attività di assistenza alla popolazione come, ad esempio, il recupero di bombole d’ossigeno vuote o inutilizzate da pazienti deceduti o ricoverati in centri di lunga degenza, per poi affidarle alle aziende specializzate per una migliore redistribuzione ai malati di Covid bisognosi.

Inoltre si occuparono anche del ritiro e della consegna a domicilio della pensione per conto delle persone anziane non titolari di conto corrente, o che non avevano dimestichezza con l’home banking. Al Comandante Marzo giungano gli auguri della redazione per il nuovo prestigioso incarico a Perugia.

 

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