Il 1 Maggio in Abruzzo: salari e sicurezza sui luoghi di lavoro

Abruzzo. Numerose anche in Abruzzo le iniziative per celebrare la Festa dei Lavoratori: in contemporanea con le piazze di tutta Italia, è tornata a Giulianova la tradizionale manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil , con il tema “Al lavoro per la pace”.

Alla presenza di sindaci, parlamentari, consiglieri regionali e associazioni della provincia di Teramo, lavoratori e lavoratrici hanno sfilato in un corteo che da via Matteotti ha percorso tutte le vie della città sino ad arrivare in piazza della Libertà.

Qui, dopo la deposizione di una corona di fiori sulla lapide ai proletari caduti in tutte le guerre, sono intervenute lavoratrici ucraine, delegate e delegati di vari comparti lavorativi, immigrati, disoccupati e pensionati che hanno parlato delle loro quotidianità e delle relative difficoltà di vita.

“Ancora di più in questa fase – ricordano gli organizzatori – è necessario ricordare quanto il lavoro e la condizione dei lavoratori siano peggiorati sul piano salariale e normativo e rivendicare con forza un netto cambio di passo al governo rimettendo il lavoro e le persone al centro della discussione e dell’elaborazione politica”.

Nel corso del suo intervento il segretario regionale della Cgil, Carmine Ranieri, ha sottolineato che “questo primo maggio si lega con le manifestazioni del 6, del 13 e del 20 maggio che i sindacati terranno per protestare contro i provvedimenti del Governo, per chiedere di ridurre la precarietà e di aumentare i salari, di potenziare il servizio sanitario nazionale ed il Welfare. E allora questo primo maggio deve essere una celebrazione, ma anche una ripartenza: chiediamo a tutti e a tutte voi di stare in piazza con noi perché questo è il momento di mobilitarci per portare a casa dei risultati e di cambiare politiche economiche e sociali sbagliate di questo Governo”.

A Pescara si è tenuta la 21/a edizione de “Il lavoratore ideale”, evento organizzato dall’agenzia “Promozione Spettacoli” e dalla redazione del periodico “Cronache abruzzesi” in collaborazione con i sindacati Cgil-Cisl-Uil-Ugl-Fials, e con il patrocinio della Provincia di Pescara, che ha premiato 60 lavoratori che si sono distinti sul luogo di lavoro nell’ultimo anno solare.

A Fossacesia invece una giornata di riflessione e proposte tra la Cgil, le associazioni professionali di categoria, del territorio ed i sindaci, per contrastare il lavoro precario e rilanciare la buona occupazione con la tavola rotonda, organizzata dalla Cgil provinciale di Chieti, dal titolo “Le realtà provinciali tra precariato, povertà, lavoro sommerso e contrasto all’illegalità. Quali politiche per il rilancio di una buona occupazione”.”Un’occasione – ha affermato il segretario generale Cgil Chieti Franco Spina – per ricordare che il primo maggio non può essere solo una ricorrenza festiva, ma deve essere anche un momento per costruire percorsi concreti di programmazione e rilancio della buona occupazione”.I temi affrontati sono diversi e tutti strategici: il fenomeno del caporalato che torna ad affacciarsi in settori come l’agricoltura e non solo, con il conseguente rischio di illegalità diffusa; il tema della salvaguardia delle imprese che correttamente applicano i contratti nazionali e rispettano le norme quali quelle sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; come va combattuta la logica del massimo ribasso e dei subappalti che creano concorrenza sleale e svalorizzano i salari. Nel corso dei lavori è stata annunciata la bozza di un protocollo d’intesa istituzionale da condividere tra il partenariato sociale e le istituzioni locali e provinciali, al fine di contrastare più efficacemente il fenomeno dell’illegalità nel mondo del lavoro e degli appalti.

A Castelvecchio Subequo, il piccolo centro della Valle Subequana, sono state ricordate le vittime sul lavoro. Una corona d’alloro è stata deposta dal sindaco, Marisa Valeri, davanti al monumento collocato nella piazza del paese, dedicato a tutti i caduti sui luoghi di lavoro ma anche a quanti sono morti per garantire pari diritti e dignità. “Il nostro dovere – ha sottolineato Valeri nel corso della cerimonia – è portare avanti anche il ricordo ed il sacrificio di chi ha permesso di raggiungere questi obiettivi”.

 

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