Abruzzo, approvato il calendario venatorio 2025/2026: Imprudente annuncia aperture anticipate e conferma la linea per cinghiali e addestramento cani
Semaforo verde per gli appassionati di caccia in Abruzzo. La Giunta regionale ha ufficialmente approvato il calendario venatorio 2025/2026. Una decisione che, come ogni anno, cerca un difficile e delicato equilibrio tra le esigenze dei cacciatori e la imprescindibile tutela dell’ambiente.

A darne notizia è stato il vicepresidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente. Quest’ultimo ha sottolineato la massima cura e l’attenzione riposte nella sua redazione, frutto di un processo partecipativo: “Anche questo calendario, come quello degli scorsi anni, è stato redatto con la massima attenzione alla tutela ambientale e ai delicati equilibri degli habitat di alcune zone del nostro territorio“.
Il vicepresidente ha voluto rimarcare che il provvedimento è “frutto della partecipazione e della ricerca della massima condivisione con tutti i portatori d’interesse, coinvolti in occasione delle riunioni delle conferenze preposte“. Un processo che mira a coinvolgere tutte le parti in causa, dagli ambientalisti ai cacciatori, per arrivare a una soluzione il più possibile condivisa e rispettosa delle diverse sensibilità.
Un punto spesso controverso, quello delle aperture anticipate, è stato gestito con rigore. Queste sono state concesse solo per le specie indicate dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), l’ente scientifico che fornisce pareri tecnici al governo. Nello specifico, si tratta di gazza, cornacchia, ghiandaia e colombaccio.
Cinghiali e addestramento cani: le altre importanti conferme
Per il prelievo ordinario, invece, la Regione Abruzzo ha scelto di mantenere la linea seguita negli ultimi anni. Una strategia che, a detta di Imprudente, ha dato i suoi frutti e ha ripagato in termini di stabilità: “Ha consentito all’Abruzzo, contrariamente alla quasi totalità delle altre Regioni, di non vedersi impugnato e sospeso il calendario“. Un punto di orgoglio per l’amministrazione regionale, che evidenzia una gestione che finora ha evitato ricorsi, contenziosi e blocchi, permettendo una programmazione più serena per gli appassionati.

Il calendario venatorio abruzzese conferma anche altre importanti disposizioni. Restano, infatti, i quattro mesi di prelievo del cinghiale nelle aree consentite. Questa misura è fondamentale per contenere la proliferazione di questa specie, che spesso causa ingenti danni all’agricoltura e genera non pochi disagi, anche in termini di sicurezza stradale.
La gestione controllata della fauna selvatica è un tema caldo e la Regione cerca di dare risposte concrete agli agricoltori e ai cittadini. Infine, un’altra data importante per gli amanti della caccia e per chi si dedica all’attività cinofila: l’addestramento cani potrà iniziare dal 1° settembre.
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Un’occasione per preparare al meglio i propri ausiliari in vista della stagione venatoria vera e propria. Il calendario è pronto, e la stagione venatoria in Abruzzo può dirsi ufficialmente aperta, nella speranza che l’equilibrio tra uomo, natura e passione venatoria possa continuare a essere mantenuto nel rispetto delle regole e dell’ambiente.