Corso Oss, D’Ignazio (Ncd): ‘Penalizzate crocerossine’

L’Aquila. Approfondire le motivazioni che hanno portato la Giunta regionale ad escludere la categoria delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana dal documento che delinea le caratteristiche professionali della figura di operatore socio-sanitario in Abruzzo. Questo lo scopo dell’interpellanza depositata in Consiglio regionale dal consigliere segretario Giorgio D’Ignazio, capogruppo del Nuovo Centrodestra.

“La Regione Abruzzo è stata tra le prime in Italia a definire la figura di operatore socio sanitario e ad approvare le linee guida dell’iter formativo necessario per ottenerne la qualifica – spiega il consigliere -. Risulta tuttavia difficile – continua D’Ignazio – comprendere il perchè non sia mai stata fatta chiarezza sul tema dell’equiparazione di titoli e crediti formativi per alcune figure professionali come le infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, che pur rientrando a pieno titolo nella sfera della prestazione di servizi di assistenza socio-sanitaria – rispecchiandone pienamente le caratteristiche – ne sono state escluse.

Non va dimenticato il ruolo di prima linea che le ‘crocerossine’ svolgono nelle situazioni emergenziali sul territorio nazionale e nel corso delle missioni umanitarie all’estero, prodigandosi con professionalità ed umanità negli ospedali, nei centri di assistenza, nei pronto soccorso ed anche sul fronte di guerra per alleviare il dolore e sostenere i più fragili nei momenti di difficoltà. Questa esclusione determina quindi un’ingiustificata disparità di riconoscimento della loro professionalità rispetto alle altre figure che invece vengono contemplate dal documento e pertanto va approfondita e chiarita.

Le infermiere volontarie della Croce Rossa – figure storiche di riferimento del mondo dell’assistenza socio-sanitaria – meriterebbero un equiparato riconoscimento di ruolo e funzioni e le medesime opportunità formative riconosciute a tutte le altre figure incluse nel documento”, conclude D’Ignazio.

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