Sparatoria Pescara, il tassista: “Nessuna paura ma non sono un eroe”

Pescara. “Non mi sento un eroe. Non sono un eroe”: mantiene pacatezza Vincenzo Femminelli, il tassista ed ex militare della Guardia di Finanza che domenica sera, per tre ore ha portato in macchina da Pescara fino ad un’area di servizio della A14 nel pesarese Federico Pecorale, il 29enne accusato di aver sparato poco prima a un cuoco 23enne di un ristobar di piazza Salotto.

“Sono una persona normale che ha fatto il suo dovere. Nonostante sono passati cinque anni da quando ho lasciato la Guardia di Finanza, la divisa me la porto dentro. E quando c’è da dare una mano sono sempre pronto”, ha detto stamattina, a margine della cerimonia per il 170/o anniversario dalla Fondazione della Polizia di Stato che si tiene all’Aurum a Pescara, nella quale la questura ha deciso di premiarlo per l’abile collaborazione alla cattura di Pecorale.

“Siamo stati in auto per oltre tre ore. Mi aveva chiamato anche quando era a Gissi. Sono stato in contatto con le forze dell’ordine sin dai primi momenti. Paura? Non ne ho avuta”, aggiunge Femminelli, che spiega “C’era un po’ di instabilità ma pensavo di riuscire a portare a termine la situazione. Non era espansivo e dopo che ha iniziato a sentire le telefonate ha iniziato ad agitarsi”.

“Nonostante siano passati cinque anni da quando ho lasciato la Guardia di Finanza, la divisa me la porto sempre dentro. E quando c’è da dare una mano sono sempre pronto. Non mi aspettavo tanta notorietà sinceramente. Complimenti alle forze dell’ordine per quello che è stato fatto”, conclude.

E proprio il Questore Luigi Liguori ha sottolineato come “il tassista ha eseguito gli ordini che in quel momento l’ufficiale della Polizia di Stato gli stava dando e avendo avuto questa condotta abbiamo deciso di dargli questo riconoscimento. La Polizia di Stato ha mostrato tutta la sua efficienza e di questo sono orgoglioso e spero che lo sia anche la città di Pescara”.

foto Ansa.it

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