Norvegia-Italia, Spalletti ora è a forte rischio esonero

All’indomani del disastro vissuto in Norvegia-Italia, con un 3-0 al passivo che già complica la qualificazione ai prossimi Mondiali, Spalletti è in bilico.

Il giorno dopo Norvegia-Italia è processo a Luciano Spalletti. La stampa di casa nostra non ci è andata giù leggera con il ct, indicato come il principale colpevole della trasferta nel profondo Nord dell’Europa. All’Ullevaal Stadion è stata una disfatta assoluta e clamorosa, con un 3-0 maturato interamente nel primo tempo. E gli azzurri sono sembrati inermi, mai capaci di creare una azione davvero degna di nota. Nel post-partita, Spalletti ha affermato che non c’è tempo per leccarsi le ferite.

Luciano Spalletti in campo
Norvegia-Italia, Spalletti ora è a forte rischio esonero – abruzzo.cityrumors.it Foto Ansa

Bisogna subito pensare alla Moldavia, che sarà il prossimo avversario dell’Italia, lunedì 9 giugno. Questa sconfitta inaspettata, per quanto si sapesse che la Nazionale non fosse nel suo momento migliore, complica già in maniera apparentemente non più recuperabile il cammino degli azzurri verso i Mondiali 2026. In Messico, Canada e Stati Uniti ci andranno le prime di ogni girone più le quattro migliori seconde, per quanto riguarda i gironi europei, sotto l’egida della UEFA. E c’è già un enorme problema.

Norvegia-Italia, Spalletti invoca il confronto con Gravina

L’Italia infatti è ultima a zero punti assieme proprio alla Moldavia. Ed è vero che ha giocato una sola partita, ma la Norvegia, con tre gare già disputate, è al comando del Gruppo I con 9 punti. Ormai già lontanissima, visto che in totale le partite da giocare sono otto. Per una speranza di aggancio agli scandinavi, l’Italia dovrà sempre vincere, per forza di cose. Anche perché Israele è seconda a 6 punti, esattamente quelli che ci sono tra quest’ultima e gli azzurri.

Claudio Ranieri sul campo
Norvegia-Italia, Spalletti invoca il confronto con Gravina – abruzzo.cityrumors.it Foto Ansa

Sempre Spalletti ha affermato che urge il prima possibile un faccia a faccia con il presidente della FIGC, Gravina. L’ex allenatore del Napoli ha dichiarato di essere per sempre grato a Gravina per averlo nominato commissario tecnico “e lui ora potrà fare quello che meglio si sente di fare. Ma dobbiamo parlare subito”. C’è da dire che di dimissioni Spalletti non vuole sentirne parlare. Lui sente una sorta di obbligo morale a continuare con il progetto, che sulla carta avrebbe dovuto rappresentare una ripartenza dopo il fallimentare Europeo 2024.

Mentre si parla di possibili malumori nello spogliatoio per alcune decisioni tattiche prese dal ct, spunta comunque una voce che vorrebbe Spalletti assolutamente non al riparo dal possibile rischio di essere esonerato.

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Due sostituti di primissimo piano in lizza, ed una sorpresa

Qualora non dovesse esserci una vittoria che serve ora più che mai, nell’impegno di inizio settimana prossima a Reggio Emilia, allora la FIGC potrebbe sul serio pensare di contattare qualche altro allenatore. Ed in questo senso già circolano alcuni nomi di un certo spessore. Sono quelli di Stefano Pioli e di Claudio Ranieri. Il primo sembrerebbe già propenso a lasciare il suo incarico di allenatore dell’Al-Nassr, dove milita Cristiano Ronaldo.

Stefano Pioli che da direttive in campo
Due sostituti di primissimo piano in lizza, ed una sorpresa – abruzzo.cityrumors.it Foto Ansa

Pioli è da fine settembre 2024 in Arabia Saudita, ma non direbbe di no né ad una chiamata di un club europeo, ed italiano nella fattispecie, importante, né presumibilmente all’Italia. Ranieri è reduce da quella che è stata l’ultima grande sfida della sua lunga e brillante carriera in panchina, parole sue. Alla guida della Roma, Ranieri ha condotto la Roma in Europa in una stagione in cui ciò sembrava impossibile. Però allenare una nazionale, e nello specifico la Nazionale, potrebbe fargli cambiare idea.

C’è da dire che servirebbe comunque il via libera da parte della Roma, visto che Ranieri è inserito nei quadri dirigenziali giallorossi ed avrà il compito di operare al fianco di Gian Piero Gasperini per dargli il massimo supporto possibile. Nella mente dei tifosi, ed anche dei Friedkin, Ranieri sarà quella presenza forte in prima persona capace di farsi carico di ogni responsabilità che è sempre mancata nel club.

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Tornando a Pioli, l’allenatore parmense sembra comunque sul taccuino della Fiorentina, ancora senza un mister dopo le dimissioni burrascose di Raffaele Palladino. E quindi, se dovessero saltare queste due piste qualora Spalletti non dovesse conservare il suo incarico, potrebbe profilarsi addirittura un ritorno da ct di Roberto Mancini.

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