Chi era Bruno Pizzul lo sappiamo tutti, uno dei telecronisti più famosi della storia del calcio in Italia. Andiamo a scoprire però alcuni aspetti che non tutti ricordano.
Ci ha lasciato oggi una leggenda del mondo dello sport ma anche della televisione e del giornalismo, un giornalista preparato e voce storica dell’Italia ai Mondiali.

Bruno Pizzul era nato a Udine l’8 marzo del 1938, ci lascia dunque a tre giorni dal suo 87esimo compleanno. La sua storia inizia negli anni cinquanta quando tenta la carriera da calciatore mentre porta avanti gli studi. Dopo aver giocato in Pro Gorizia, Catania, Ischia, Udinese e Sassari però è costretto ad appendere le scarpette al chiodo per via di un brutto infortunio al ginocchio.
Nel frattempo, dopo aver portato a termine gli studi di maturità classica, si laurea in Giurisprudenza per iniziare a insegnare materie letterarie nelle scuole medie. Nel 1969 cambia per sempre la sua vita, dopo aver partecipato a un concorso nazionale per radio-telecronisti viene assunto dalla Rai.
L’8 aprile del 1970 commenta la sua prima partita in assoluto, uno Juventus-Bologna valido per lo spareggio di Coppa Italia. Curiosità vuole che arrivato in ritardo iniziò a commentarla dal 16esimo minuto, ma visto che sarebbe stata trasmessa in differita potè sistemare la cronaca in un secondo momento.
Chi era Bruno Pizzul? Carriera, moglie, figli e causa della scomparsa
La carriera di Bruno Pizzul è costellata da successi. Conduttore di programmi come Domenica Sportiva, Domenica Sprint e Sport Sera è divenuto un vero e proprio simbolo della Rai e a un certo punto gli è stata affidato il commento di tutte le partite della nazionale di calcio italiana.

Al momento non sappiamo il motivo del decesso del giornalista con la famiglia che si è chiusa nel silenzio del suo dolore. L’età avanzata però è una delle possibilità che hanno portato alla fine della vita un grandissimo personaggio di sport e spettacolo.
Per molti anni Bruno è stato sposato con Maria dalla quale ha avuto tre figli e cioè Fabio, Silvia e Anna. Il primo ha preso la sua eredità diventando giornalista e oggi è docente al Master di Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano. La secondogenita è insegnante di matematica e scienze, mentre la più giovane è assistente sociale. I figli gli diedero la possibilità di diventare per undici volte nonno.
Un uomo straordinario che ci lascia a suo modo, in punta di piedi come aveva vissuto sempre con eleganza la sua professione.