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Crotone-Pescara 1-2: Cascione porta il Delfino in vetta

Crotone: Belec; Correia, Vinetot, Tedeschi, Migliore; Maiello, Lovis (40′ st Djuric), Florenzi (34′ st Galardo), Calil; Gabionetta (42′ st De Giorgio), Sansone. In panchina: Ligi, Bindi, Mazzott. Allenatore: Massimo Drago

Pescara: Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Nielsen (26′ Kone), Verratti (45′ st Bocchetti), Cascione; Sansovini (35′ st Gessa), Immobile, Soddimo. In panchina: Maniero, Brosco, Cattenari. Allenatore: Zdenek Zeman

Arbitro: Irrati di Pistoia (Meli di Parma-Tegoni di Milano)

Reti: 43′ Florenzi, 48′ Immobile, 37′ st Cascione

Ammoniti: Zanon, Gabionetta, Florenzi, Cascione

Con Insigne fuori dai giochi, Zeman sceglie Soddimo per completare il tridente delle meraviglie, ma il tasso tecnico e la quantità creativa del Pescara ne risente in maniera vitale. Tocca a Immobile accendere  il fuoco al 12’ innescato dal solito e preciso taglio profondo di Zanon a destra, la conclusione è da posizione defilata ma finisce ugualmente pericolosamente nello specchio, provvidenziale Belec che  riesce ad opporsi in extremis sul proprio palo.  Il Crotone si fa vedere al 20’ con Loviso, ma con un gesto che niente ha a che vedere con il calcio: il Pescara prova a dispiegare la ripartenza davanti alla propria area, il centrale rossoblu spezza l’azione e quasi spezza pure entrambe le caviglie di Nielsen con un fallo da rosso; l’arbitro Irrati, invece, non sanziona nemmeno con il giallo. Il danese viene sostituito al 26’ da Kone, un istante dopo la pericolosa conclusione di Sansone che, dal vertice sinistro dell’area, finta e supera Romagnoli per cercare il diagonale morbido ma trova il fondo, seppur di una spanna. Brivido maggiore corre sulla schiena di Belec, quando al 29’ Immobile mantiene viva la propria fiamma con un destro da distanza siderale che, come un lampo improvviso, fa tremare visibilmente l’incrocio dei pali a destra del portiere crotonese. Spettacolo e intensità allo Scida: il Crotone gioca a testa alta e spinge tanto;  Gabionetta risponde ad Immobile al 36’, accentrandosi in progressione su Verratti fino al limite dell’area per esplodere il diagonale con il sinistro, Anania deve volare ad ali spiegate per smanacciare via dal ‘sette’ alla sua destra; reattivo come sempre il portiere pescarese che  nel frangente precedente della stessa azione era stato aiutato da Balzano per sventare l’inzuccata in area piccola di  Sansone. L’audacia premia la squadra di Drago che al 42’ si porta in vantaggio con Florenzi: è ancora Sansone ad imbastire sulla sinistra per la sua sovrapposizione, Florenzi si inserisce dal fianco corto dell’area e con il destro morbido supera Anania sul palo opposto per l’1-0.  La difesa zemaniana, stranamente piazzata in linea arretrata, subisce visibilmente la pressione continua dei calabresi. Chiude il primo tempo incassando il Pescara: nel recupero Loviso scopre ulteriormente i nervi degli abruzzesi colpendo la traversa su punizione con una parabola da 25 metri che lascia di gesso barriera e portiere. Ma come sempre, ci pensa Ciro a pareggiare nel breve: rimessa laterale di Balzano da centrocampo, Cascione prolunga a campanile, Immobile mette giù in area e dribbla Vinetot ma c’è Tedeschi che prova a spazzare colpendo in pieno il bomber, involontario e troppo ravvicinato il tocco a metà tra petto e braccio di Immobile che prosegue la serpentina e centra il bersaglio con il piatto destro. 1-1 al terzo di recupero, prima che le squadre rientrino negli spogliatoi ancora in piena trance agonistica per un primo tempo intenso e spettacolare.

 

Non serve l’intervallo a togliere il piede dall’acceleratore del Crotone che continua a mordere gli spazi concessi, anzi, strappati con il pressing al Pescara e al 13’st è Calil, grazie al liscio di Capuano sulla trequarti, a riuscire nella percussione che porta Anania ad uscire dai pali per togliergli dai piedi il controllo utile alla conclusione. Vera spina nel fianco del Delfino è la coppia Sansone-Gabionetta, usi alla combinazione dalla tre quarti che al 20’st porta a spasso tutta la retroguardia biancazzurra fino al tiro da centro area del brasiliano che chiama all’ennesimo intervento di Anania; a questi si aggiunge, spesso, Florenzi, ed è un sollievo per la difesa adriatica che nessuno in maglia rossoblu si presenti a deviare il traversone che al 23’st rilascia dal fondo e che taglia l’intero specchio della porta. Tutto quello che riesce a produrre il Pescara, prima della mezzora, è un’azione insistita e cincischiata che l’intervento a terra di Belec su Sansovini, prima, e la composta maglia difensiva sulla penetrazione di Soddimo, poi, vanificano; ma ad avere la meglio sugli schemi del boemo sono la tenacia e la stretta ai fianchi esercitate dalla formazione calabra all’origine di ogni azione pescarese. La mossa di Zeman per eludere l’arrocco di Drago arriva al 35’st, con Gessa che rileva uno spento Sansovini; l’ossigeno ridato alla regia dà i suoi frutti, è subito Gessa, infatti, che riesce a spostare  in avanti a Zanon la zolla per il cross e il lungo traversone dalla linea di fondo, quasi dalla bandierina a destra, scavalca tutti e trova l’elevazione di Cascione sul palo lungo, più in alto di tutti ed è l’1-2. Si accende il finale, con quattro minuti di recupero che si chiudono con il Crotone a chiedere un rigore per l’intervento di Anania su Vinetot: il portiere rattoppa in qualche modo una parata in due tempi che gli sfugge dalle mani su retropassaggio di Immobile, ma per Irrati non c’è fallo.

 

Non certo la miglior partita del Pescara, soprattutto nella ripresa; soffre un Crotone mai domo e la spunta con fatica, ma il pareggio a reti bianche del Sassuolo (fermo a 50 punti) con il Cittadella compensano la pesante assenza di Insigne e regala alla squadra di Zeman la meritata vetta della classifica. Ma Sabato e la Reggina sono molto vicini, in riva all’Adriatico toccherà cominciare a sperare seriamente in Caprari per compensare la mancanza di ‘Lorensinho’: su Soddimo non c’è da contare. Prima, però, c’è tutto il tempo per festeggiare l’approdo in porto di un risultato atteso una stagione intera: 51 punti in 25° gare e il titolo di capocannoniere per Immobile conservato con la 17° rete stagionale.

 

Daniele Galli