La partita preparata da coach Ramagli era sembrata, infatti, quasi perfetta, con un gruppo di giocatori affiatati in grado di remare tutti verso la stessa direzione. Dall’altro lato, invece, i bianconeri si affidavano per lo più alle giocate dei singoli. È nel corso degli ultimi cinque minuti che alla Banca Tercas non è stato consentito di effettuare l’allungo decisivo. Alcune chiamate arbitrali, infatti, hanno permesso alla Virtus Bologna di avvicinarsi oltre i suoi ragionevoli meriti. All’ultimo minuto poi il talento di Poeta e Winston hanno fatto la differenza.
Si apre a questo punto la stagione degli interrogativi sulla permanenza di Teramo in serie A e addirittura sulla sopravvivenza della società stessa. Questa dirigenza, nonostante i tanti errori stagionali, si è dimostrata matura e professionale. A questo punto servono però i fondi necessari perché il sogno non svanisca.