Non tutto il riso è uguale, ce ne sono di diversi tipi. Quale mangiare tra i tanti? Alcune scelte spiccano per la loro capacità di sapere ottimizzare le proprietà nutritive delle quali sono dotate.
Quale riso mangiare? Te lo sei mai chiesto? Esiste una gran moltitudine di tipologie di questo cereale, che ha da sempre sfamato civiltà a tutte le latitudini da nord a sud del mondo. Tra tutti gli alimenti cosiddetti poveri, probabilmente questo è il più noto, con piantagioni che esistono ovunque, da più parti nella lontana Asia fino alle nostre risaie in Piemonte. Perché mangiare riso? Perché ha tanti vantaggi per la salute, a cominciare dal suo contenuto nutrizionale. Nel riso trovano posto proteine, fibre (tantissime), vitamine e sali minerali vari.

E come se ciò non bastasse, un altro motivo per mangiare riso consiste nel suo basso impatto glicemico. E nella assenza totale di glutine, perfetto per chi soffre di diabete e/o di intolleranza od allergia allo stesso glutine. Molti nutrizionisti ed esperti di ambito nutrizionale confermano che esistono alcune tipologie di riso che sono più consigliate di altre, perché più marcate sono le loro proprietà.
Qual è il tipo di riso migliore?
Si parte dal riso integrale, che è consigliato anche perché è quello che riesce in un certo senso a suscitare una idea di benessere. Tutti gli alimenti integrali, dal pane alla pasta passando per le fette biscottate, suggeriscono un quantitativo maggiore di fibre. Il che è vero, e ciò vale pure per il riso integrale. Rispetto a quello bianco è più nutriente perché il riso integrale conserva anche il germe e la crusca. Per il resto i nutrienti sono quelli elencati poc’anzi, con un impatto glicemico in particolare molto basso.

Riso viola: il colore di questo cereale è a dir poco peculiare e nasce da quello che è il contenuto di uno specifico tipo di antiossidanti. Si tratta degli antociani. Il sapore è particolare ed originale rispetto ad altre tipologie di riso.
Abbiamo il riso rosso, di provenienza asiatica e con un contenuto calorico un po’ più alto della media ma comunque su valori bassi (92 kcal in 80 grammi, n.d.r.). Il colore è dato dagli antociani, manco a dirlo, e c’è una ottima presenza di fibre e di proteine.
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Altre apprezzate tipologie di riso
Riso selvatico: si tratta di una pianta acquatica molto diffusa in particolar modo negli Stati Uniti, che spicca per il contenuto di antiossidanti, di fibre e di proteine.

Il suo sapore è a dir poco peculiare, con un aroma di nocciolato appena percettibile ma allo stesso modo caratteristico.
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Il riso nero, per finire, è alquanto famoso, con la sua colorazione peculiare che pure è data dagli antociani. In questo caso però ce ne sono ancora di più, con una proprietà di antiossidanti quindi ancora più marcata. Il riso nero ha anche un sapore unico, a suo modo, che può ricordare un po’ di nocciola. In quanto a calorie ce ne sono poco più di 100 in altrettanti grammi. Il che è molto buono.