Cisl, Reale: ‘Un patto sociale su sicurezza e sostenibilità per rilanciare l’edilizia’

Chieti. Aiuti per le fasce più deboli, contrasto al lavoro nero e mettere al centro sicurezza e sostenibilità. È questa la ricetta, attraverso un patto sociale che coinvolga tutti i Comuni, per rilanciare l’edilizia e rendere ancora più efficaci gli incentivi per le ristrutturazioni. Ne è convinto Gianfranco Reale, segretario Interregionale Filca-Cisl Abruzzo Molise e responsabile territoriale Chieti. «Per rendere ancora più efficaci gli incentivi per ristrutturazioni edili, attraverso l’ecobonus e sisma bonus, che incentiva la riqualificazione del patrimonio edile – sottolinea Reale – bisognerebbe mettere al centro la sicurezza e sostenibilità, intervenendo e aiutando le fasce più deboli, e combattere il lavoro nero, nella provincia di Chieti l’edilizia coinvolge oltre 5.000 addetti. Il Governo oltre a prevedere la possibilità di cedere il credito ad aziende e banche, deve mettere in condizioni le famiglie impegnate nella ristrutturazione delle proprie abitazioni di non anticipare nulla, soprattutto quelle meno abbienti».

Secondo Reale bisogna incentivare le azioni presenti nel cantiere regolare, «non per ultimo il Durc per congruità, cioè l’attestazione del corretto impiego di lavoratori regolari, al fine di non alimentare di fatto l’illegalità, (incidenti sul lavoro, mancato rispetto contrattuale e lavoro nero). Le parti sociali e Istituzionali tutte devono impegnarsi alla ripresa graduale del settore che coinvolgerà, presumibilmente, centinaia di lavoratori».

«Lavorare in sicurezza si può, per questo nei prossimi giorni – annuncia Reale – chiederemo ai Comuni di condividere un Patto Sociale allo scopo, di impegnare le amministrazioni nel costruire un protocollo d’intesa che preveda che le imprese coinvolte nei lavori accettino la visita in cantiere da parte del personale incaricato dagli Enti Paritetici Territoriali (Scuola Edile/Cpt) per attività di consulenza, in materia di salute e sicurezza, salvaguardando le imprese oneste e la manodopera locale, oggi escluse da una concorrenza sleale di imprese, provenienti da fuori regione, abbattono i costi proprio in sicurezza» conclude Reale.

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