“Con la dissennata politica praticata in questi anni” si legge ancora nella mozione inviata al presidente del Consiglio Comunale, Ernesto Iezzi “si è riusciti a trasformare l’ospedale di Atri, considerato negli anni il fiore all’occhiello della sanità abruzzese, in una struttura di fatto diversa. Possiede le professionalità e le capacità di offrire una assistenza di alto profilo, ma è svilita dai tagli e dalla continua preoccupazione che colpisce tutto il personale sanitario per l’incertezza sul futuro. A chi giova il lento declino? La risposta è una sola: tanto più il pubblico scivola verso l’inefficienza, tanto più il privato ne trae giovamento e migliora gli utili. Non si taglia o si declassa un ospedale e un servizio che funziona e che garantisce utili all’azienda sanitaria. La sanità pubblica non si gestisce con le forbici ma con il buon senso”.